Sin dalla sua applicazione provvisoria avviata lo scorso 21 settembre 2017, l’accordo economico e commerciale globale Canada-Unione Europea (CETA) ha portato vantaggi per entrambi i partner commerciali. Attraverso l’eliminazione e la riduzione delle barriere commerciali, il CETA ha promosso il commercio e aumentato le opportunità per le imprese e i consumatori, nell’UE e in Canada, facendo registrare performance lusinghiere in particolare nel “commercio verde”, ossia negli scambi di prodotti legati all’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Gli scambi di merci sono cresciuti costantemente dal 2016 al 2019, raggiungendo un picco di 66,8 miliardi di euro (99,3 miliardi di dollari) nell’anno che ha preceduto la pandemia globale, con una crescita percentuale del 27% rispetto a tre anni prima. E nonostante il rallentamento economico globale portato dalla pandemia da Covid-19, il commercio bilaterale di merci tra i due Paesi è stato ancora superiore del 12,5% nel 2020 rispetto ai livelli esistenti fino al 2016. Anche il commercio bilaterale di servizi è cresciuto costantemente tra il 2016 e il 2019, con un aumento del 39%.
Oggi l’UE è il secondo più grande mercato di esportazione del Canada, come detto, in particolare per il commercio verde. Inoltre, le crescenti preoccupazioni legate al cambiamento climatico hanno portato a una forte crescita del commercio di beni ambientali e di prodotti cleantech (tecnologie pulite) tra il Canada e l’UE.
Il commercio totale di beni ambientali è stato pari a 7,1 miliardi di euro (10,5 miliardi di dollari) nel 2019, il 17,2% in più rispetto al suo livello nel 2016, quando era di 6,1 miliardi di euro (8,9 miliardi di dollari). Le esportazioni canadesi di beni ambientali sono cresciute del 23%, da 1,3 miliardi di euro (1,9 miliardi di dollari) nel 2016 a 1,6 miliardi di euro (2,4 miliardi di dollari) nel 2019, mentre le esportazioni dell’UE hanno raggiunto i 5,5 miliardi di euro (8,2 miliardi di dollari) nel 2019, in aumento del 15,8% rispetto ai 4,8 miliardi di euro (7,0 miliardi di dollari) del 2016. In particolare, nei tre anni di applicazione del CETA è cresciuto sensibilmente il commercio di tubi per il riciclaggio, strutture edili prefabbricate, macchinari ad alta efficienza energetica e apparecchiature di misurazione dei livelli di inquinamento. Con l’eccezione dei macchinari ad alta efficienza energetica, il commercio di tutti questi beni è rimasto più alto anche nel 2020 rispetto ai livelli pre-CETA.
Attraverso questo link è disponibile un rapporto dettagliato sugli scambi UE-Canada nel periodo del CETA.