Il Canada è un mercato di soli 36 milioni di abitanti, ma con un alto reddito e una forte propensione alla spesa. Macchinari, infrastrutture, agroalimentare, ma anche energia, chimica e moda sono i settori in cui le aziende italiane sono ai vertici per la competitività e l’apprezzamento nel Paese. Le opportunità per la crescita, lo sviluppo e il business per le nostre imprese sono immense e sono state recentemente elencate dall’Ambasciatore d’Italia in Canada, Claudio Taffuri, in occasione di un’intervista.
“Il Canada è un paese perfetto per investire grazie alla struttura politica ed economica ed estremamente efficiente. Settori importanti del comparto italiano vedono emergere le priorie prospettive nel Paese e spesso sono tra le prime società elencate come eccellenze. Nel 2020, l’Italia ha dimostrato grandi capacità confermando la settima posizione per l’export in Canada, testimonianza della grande qualità ed efficienza che l’Italia dimostra in Canada“, ha ribadito l’Ambasciatore Claudio Taffuri.
Nel 2020, le importazioni di beni italiani in Canada sono ammontate a 9 miliardi di dollari canadesi, in diminuzione del 5,0% rispetto all’anno precedente, contro circa 3,7 miliardi di dollari canadesi di esportazioni canadesi in Italia. La bilancia commerciale è dunque favorevole all’Italia con un saldo positivo molto rilevante, nell’ordine dei 5,3 miliardi di dollari canadesi. Dopo aver chiuso il 2019 con una crescita del 5%, anche il 2020 era iniziato in maniera positiva per il nostro Paese e l’aumento dell’export italiano in Canada nel primo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente era stato dell’8,6%.
A causa della pandemia, si è registrato un rallentamento dei traffici commerciali, tuttavia quello italiano è stato il calo più moderato tra tutti i principali partner commerciali del Canada, dopo la Cina e la Corea del Sud. Tra i principali comparti del nostro export figurano macchinari, autoveicoli e mezzi di trasporto, bevande e alcolici (vino in particolare) e prodotti alimentari. Nell’analisi commerciale del settore agroalimentare in Canada, l’Italia è il primo fornitore europeo, quarto a livello mondiale. Le importazioni dal Canada verso l’Italia riguardano principalmente prodotti minerari, prodotti chimici e macchinari.
Dall’inizio della pandemia, la Banca Centrale ha ripreso ad effettuare una politica espansiva, portando il tasso di interesse al livello dello 0,25%. I bassi tassi di interesse hanno consentito al Governo di effettuare una politica di bilancio espansiva, realizzando un deficit di bilancio nel 2020, pari ad oltre l’intero ammontare della spesa pubblica in un anno. Altro fattore rilevante nelle scelte di politica monetaria è l’elevato tasso di indebitamento privato dei cittadini canadesi rispetto al reddito disponibile, che rimane uno dei più alti al mondo. Nel corso della pandemia è stata quindi lanciata una politica di aiuti alla popolazione, in maniera tale da ridurre il rischio di insolvenza e di fallimenti del settore privato, con la conseguente creazione di debito pubblico ma con la consapevolezza di aver salvato le imprese, l’economia interna e internazionale.
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