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lunedì, Marzo 10, 2025
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Il Commonwealth Club punta sulla mobilità sostenibile

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Il Commonwealth Club of Rome, fondato nel 1947, è da sempre un punto d’incontro dove innumerevoli membri, provenienti da vari paesi associati e non, possono confrontarsi e scambiarsi idee riguardo interessi comuni. Il club ha ospitato molti eventi ai quali hanno partecipato illustri rappresentanti provenienti da tutto il mondo. Fanno parte del Commonwealth 54 paesi per un PIL complessivo di oltre 10 trilioni di dollari: un partner importantissimo per aiutare a diffondere una nuova idea di mobilità sostenibile, che rispetti l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e che sia utile ad agevolare esperienze e ricerche in tema di sostenibilità ambientale. Il Commonwealth Club of Rome è partner ufficiale di EXPOMOVE 2020. L’evento fieristico sarà l’occasione per permettere ai contesti urbani di concepire idee per abbattere l’inquinamento acustico e ambientale e di costruire servizi di mobilità sempre più ecologici e città sempre più vivibili. Un punto di riferimento per aziende e cittadini che vorranno confrontarsi, conoscere e cogliere le tante nuove opportunità nel settore della mobilità rispettosa dell’ambiente.

La mobilità sostenibile è il futuro e ExpoMove in collaborazione con il Commonwealth vuole credere nel futuro, soprattutto in questo momento di incertezza: investire nella mobilità elettrica e sostenibile per ripartire. La mission è rendere ExpoMove un luogo di dibattito, fisico e virtuale, in cui gli stakeholder guardano e si confrontano su scenari futuristici, sulle tecnologie più all’avanguardia, sugli investimenti in ricerca e sviluppo per cambiare per sempre il mondo della mobilità.

Oltre alla parte espositiva, fieristica e dimostrativa, l’attenzione nazionale e internazionale dei lavori sarà incentrata considerevolmente sulla parte convegnistica, formative e informativa come già avvenuto nella prima edizione.

Antonio Ferro, giornalista pubblicista, è attualmente Presidente di EXPOMOVE ha recentemente dichiarato:  “Ci sono due modi per far ripartire il nostro paese: tornare al passato, ai motori endotermici per intenderci, oppure guardare e investire sul futuro spingendo sulla mobilità elettrica delle persone e delle merci, settore che si sta sviluppando molto in Italia. Se poi, come alcuni scienziati hanno ipotizzato e su cui si stanno concentrando numerosi studi, c’è una probabile connessione tra inquinamento atmosferico e diffusione della pandemia, allora probabilmente anche i decisori politici e la società civile dovranno fare un passo in avanti orientando investimenti e risorse per lo sviluppo di questo settore. Il bonus, fino a un massimo di 500 euro, per l’acquisto di biciclette e monopattini va esattamente in questa direzione e ci fa ben sperare“.

Le città vanno ripensate completamente in sostenibilità e logistica e insieme a un incremento delle piste dedicate alla mobilità leggera, bici e monopattini, bisogna favorire in generale il trasporto elettrico di merci e persone e va diversificata l’offerta: potenziamento del servizio di trasporto pubblico con mezzi elettrici ovviamente, incentivazione di nuove linee di tramvia e metropolitane e sviluppo della sharing mobility. Quest’ultimo settore attualmente è in crisi causa pandemia ma che, con le dovute precauzioni, potrà essere ripensato e riproposto in sicurezza. Le amministrazioni locali, quindi, dovranno orientare i propri investimenti su una rivoluzione urbanistica delle nostre città in chiave green e di sostenibilità.

Edward Mura, presidente del Commonwealth Club di Roma

La missione del Commonwealth di quest’anno è incentrata sul tema “Offrire un futuro comune“, per sottolineare come i 54 paesi membri della famiglia del Commonwealth stiano innovando, connettendosi e trasformando la propria azione per aiutare a raggiungere alcuni grandi obiettivi, come la protezione delle risorse naturali e la promozione degli scambi economici e culturali. La visione dei componenti della famiglia del Commonwealth è quella di imparare dal confronto comune. Tale approccio genera innovazione, crescita e guadagno comune, incentivando sviluppo economico e maggiore prosperità comune anche nel mondo della mobilità e incentivando idee legate alla sostenibilità dei trasporti pubblici e privati.

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