Tra le nuove emergenze del governo Conte bis, quella energetica e delle politiche energetiche resta una priorità.
La Commissione Europea aveva recentemente segnalato che i piani nazionali in tema di energia, nel loro complesso, erano insufficienti e lacunosi, tanto da mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi europei sulle fonti rinnovabili, sull’efficienza energetica e sulla riduzione delle emissioni inquinanti.
Considerato il continuo dibattito intorno ai contenuti del PNIEC in diversi paesi e ricordando che tali piani dovranno entrare in vigore entro il 24 dicembre di quest’anno, la Commissione Europea ha consigliato di adottare misure dettagliate e quantificate che siano in linea con gli obblighi imposti dalla direttiva 2018/2001, così da attuare il loro contributo con tempestività ed efficacia in termini di costi.
Il cambiamento delle prospettive di governo genera molti interrogativi sulle dinamiche del futuro. Alle nuove istituzioni politiche italiane si chiede di precisare le misure per ridurre la dipendenza energetica e di formalizzare nuove proposte soprattutto nel settore dell’energia elettrica.
In questo ambito vanno valutate l’adeguatezza delle risorse, le potenzialità effettive degli interconnettori e delle capacità di produzione nei paesi limitrofi.
Altro punto da chiarire è il ruolo del gas e la sua compatibilità con il processo di decarbonizzazione che l’Italia deve seguire, rispettando i protocolli e le Convenzioni internazionali sottoscritte e ideate a causa dell’emergenza ambientale.
Anche il Presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia è intervenuto in merito alle nuove alleanze politiche.
Marsiglia ha dichiarato: “Un augurio di buon lavoro alla nuova squadra di Governo, puntiamo la nostra attenzione principalmente sul Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e sul Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, rappresentanti di dicasteri fondamentali per l’indotto energetico sia in Italia che all’estero”.
“Auspichiamo – ha dichiarato Michele Marsiglia – che il nuovo governo avvii subito un confronto costruttivo in materia di politica energetica nazionale, intervenendo su temi e progetti che da più anni sono rimasti nel cassetto, mi riferisco al petrolio e gas ancora non sfruttato nel sottosuolo italiano nonché ai progetti di infrastruttura strategica per l’Italia”.
Il nuovo Governo dovrà anche focalizzarsi sulle nuove nomine delle partecipate italiane, in particolare su ENI.
“E’ presto per tirare fuori dal cilindro i nomi, ma qualcuno è già in gioco nei corridoi romani” conclude Marsiglia.