Si è svolto a Bishkek il primo forum dedicato ai rapporti tra Asia Centrale e Unione Europea.
L’obiettivo dell’evento è stato quello di sviluppare processi positivi di consultazione tra le due realtà geografiche, per intraprendere una comune strategia, un comune dialogo, nel tentativo di utilizzare al meglio le opportunità e i fondi dei programmi bilaterali esistenti tra Unione Europea e paesi dell’Asia Centrale.
Priorità è quella di migliorare la comprensione dell’Unione Europea nella regione centro asiatica e invogliare i governi, la società civile e il settore privato a dialogare tra loro per intraprendere una comune strategia tesa ad incrementare sviluppo sostenibile e programmi di occupazione giovanile.
Il forum ha riunito cerca 100 partecipanti provenienti da varie regioni dell’Unione Europea e rappresentanti degli stati dell’Asia Centrale, in particolare donne e giovani promotori di cambiamento. Durante i lavori sono state raccolte le idee, le proposte e i programmi regionali da incrementare, nel tentativo di migliorare le aree di cooperazione già esistenti e implementare il dialogo interculturale, una priorità nelle regioni centro asiatiche.
Inoltre, durante lo svolgersi dei lavori il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Uzbekistan Abdulaziz Kamilov ha incontrato l’alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché vicepresidente della Commissione europea, Federica Mogherini.
L’occasione è stata utile per lanciare un bilancio sulle relazioni tra Uzbekistan e Unione Europea. Le parti hanno apprezzato i risultati successivi alla visita del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in Uzbekistan e il dialogo intrapreso con il presidente Shavkat Mirziyoyev a Tashkent.
È stato sottolineato che negli ultimi anni le relazioni uzbeko-europee hanno raggiunto un livello qualitativamente nuovo, ricche di contenuti concreti, in tutti i settori della cooperazione.
La diversificazione economica proveniente dallo stato dell’Uzbekistan e le riforme economiche e politiche che le istituzioni stanno adottando potrebbero generare interessanti prospettive per gli imprenditori europei ed italiani. Prospettive che meritano la dovuta attenzione e conoscenza.