Ha preso il via ufficialmente il progetto “European UNIversity for Customized Education” (EUNICE), che vede tra i partecipanti l’Università di Catania e che è stato selezionato e finanziato dal programma Erasmus+.
L’ateneo siciliano, per lo sviluppo delle attività, agirà nell’ambito di un consorzio costituito con altre sette università europee: Brandenburg University of Technology (Germania), Polytechnic University of Hauts-de-France (Francia), Poznan University of Technology (Polonia, Coordinatore), University of Mons (Belgio), University of Cantabria (Spagna), e University of Vaasa (Finlandia).
Con i fondi del progetto EUNICE, l’Università di Catania, che guida il gruppo di lavoro su “Training, Research & Development for Industry-oriented problems”, metterà in atto azioni per formare una nuova generazione di europei creativi in grado di collaborare trasversalmente per affrontare le grandi sfide sociali e la richiesta di competenze che attendono i Paesi dell’Unione in cooperazione con partners del mondo dell’industria e delle istituzioni: il Comune di Catania, la Camera di Commercio, Confindustria, Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi, INFN, CSFNSM, CNR, ST Microelectronics, Enel Green Power, Fidia Farmaceutici, SIFI, Medivis, Sasol e Parmalat.
La proponente del progetto per l’Università di Catania è la prof.ssa Cristina Satriano, associato di Chimica fisica al Dipartimento di Scienze Chimiche. L’alleanza di cooperazione EUNICE e la preparazione del relativo progetto sono stati realizzati da un gruppo di lavoro costituito, oltre che dalla prof.ssa Satriano, anche dalla delegata del rettore all’Internazionalizzazione Francesca Longo, dalla delegata all’Internazionalizzazione in ambito tecnico-scientifico Lucia Zappalà, dal delegato alla Didattica Alberto Fichera e dall’Ufficio Mobilità Internazionale dell’Ateneo.
Eunice è stato scelto insieme agli altri 23 consorzi tra 62 candidature pervenute. Le 24 nuove università europee coinvolgono 165 istituti di istruzione superiore di 26 Stati membri e di altri Paesi che partecipano al programma Erasmus+. Queste alleanze si uniscono alle 17 già selezionate nel 2019. In totale, quindi, le “European Universities” sono 41 e coinvolgono 280 istituti, con il sostegno di 287 milioni di euro dal bilancio dell’Ue.
Queste alleanze transnazionali approfondiranno la cooperazione tra gli istituti coinvolti, gli studenti e il personale e metteranno in comune risorse fisiche e online, corsi, competenze, dati e infrastrutture. Grazie ad una collaborazione più stretta, accresceranno la propria capacità di affrontare le sfide che le attendono durante la ripresa e a più lungo termine e di promuovere una transizione verde e una transizione digitale inclusive a vantaggio dei loro studenti e di tutti gli europei.