Nelle attività commerciali all’estero ogni azienda deve essere consapevole dei rischi cui va incontro. Tra questi, uno dei più noti è di certo il rischio geopolitico, da sempre presente in tutti i mercati internazionali, al quale va dedicata una particolare attenzione perché potrebbe vanificare sforzi e capitali investiti da un’impresa per espandere la sua attività.
Il rischio geopolitico è anzitutto legato non solo al Paese nel quale si opera, ma anche all’ambiente internazionale e al contesto globale. Gli eventi possibili ai quali tali sorgenti di rischio danno luogo variano dalla stessa attività politica di un Paese, agli interventi dei governi (nazionalizzazione, protezionismo), agli eventi sociali (rivoluzioni, boicottaggi). Le attività economiche e imprenditoriali subiscono, ad esempio, le minacce di forti discontinuità nello scenario dei mercati e di cambiamenti radicali e improvvisi delle “regole del gioco”.
I rischi legati alle interazioni tra le vulnerabilità del proprio progetto di business e l’improvviso mutare delle condizioni al contorno possono generare conseguenze che vanno dal superamento del budget pianificato, al ritardo nell’implementazione della strategia o nell’avanzamento del progetto fino ai danni alle persone o alle cose e all’abbandono (exit strategy, way out) del progetto.
Guardando a esempi concreti, a fronte di una maggiore spinta all’internazionalizzazione delle imprese italiane, si potrebbe persino dire che i rischi geopolitici sono sempre più “dietro l’angolo”, pronti a cogliere di sorpresa. Basti pensare, negli ultimi anni, alla Brexit nel Regno Unito, alla guerra commerciale lanciata da Trump negli USA, alle sanzioni nei confronti della Russia per la crisi in Ucraina, e così via.
Ma in realtà il rischio geopolitico è un fattore da sempre preso in considerazione nei percorsi di internazionalizzazione delle imprese che puntano ai mercati esteri, ma anche, in parte, a coloro che lavorano con il solo mercato interno. Le crisi geopolitiche, infatti, possono avere sui prezzi delle materie prime, come il petrolio, e alle loro ricadute su tutti i processi industriali. A maggior ragione, le considerazioni sul rischio geopolitico devono rientrare per forza di cose all’interno dei processi decisionali d’impresa oggi, in un mondo globalizzato e in cui le aziende italiane si avventurano in mercati emergenti e sempre più lontani.
Il consiglio è dunque semplice: dedicate la stessa attenzione prestata agli aspetti fiscali o doganali anche all’analisi del rischio paese. Per farlo esistono soluzioni che permettono di approfondire gli elementi essenziali per valutare il rischio paese, le quali vanno inserite nel lavoro ordinario. E poiché non tutti possono permettersi di tenere costantemente monitorata la realtà della politica internazionale, o di farlo con la stessa attenzione degli analisti che fanno questo per lavoro, diventa sempre più importanti rivolgersi a consulenti di fiducia.
A tale proposito il team di Euromed International Trade può accompagnare passo passo il tuo processo di internazionalizzazione monitorando costantemente anche le situazioni geopolitiche e i rischi ad esse legati, attraverso una conoscenza degli strumenti di informazione e di analisi. Richiedi una prima consulenza compilando il seguente form!