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venerdì, Marzo 14, 2025
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Il Tribunale di Roma: “Dpcm anti-Covid illegittimi”

Il giudice dà torto all'inquilino di un esercizio commerciale sfrattato per morosità

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Un giudice del Tribunale di Roma ha definito illegittimi i Dpcm anti-Covid del Governo Conte. Il “colpo di scena” giudiziario emerge da un’ordinanza della Sezione 6° Civile, datata 16 dicembre 2020, in seguito ad un contenzioso civile nel quale era finito un esercizio commerciale da sfrattare per morosità a causa del mancato pagamento di alcuni canoni di locazione, come conseguenza della chiusura per l’emergenza coronavirus.

Nell’ordinanza il giudice sostiene che “i Dpcm sono in realtà atti viziati da molteplici profili di illegittimità e, come tali, caducabili. Punto quindi indiscusso è che le libertà fondamentali degli individui siano state compresse attraverso un Dpcm”.

Secondo il giudice, dunque, è contrario alla Costituzione prevedere mediante decreti del presidente del consiglio dei ministri norme generali e astratte, che peraltro limitano diritti fondamentali della persona.

Dal punto di vista giurisprudenziale, i Dpcm non producono effetti reali e concreti, poiché di natura amministrativa e non normativa. Tuttavia nei fatti, comprimono i diritti costituzionali e producono effetti reali sulle persone e le loro attività, per l’azione di controllo delle Forze dell’ordine.

Per quanto riguarda il canone di affitto, a farne le spese è dunque l’inquilino, nonostante avesse lamentato un grosso calo di fatturato per effetto dell’emergenza sanitaria ed economica dovuta al Covid ed ai periodi di lockdown imposti dai vari Dpcm: per i canoni di affitto non versati scatta dunque l’acclarata morosità e il rilascio dell’immobile.

L’ordinanza rileva altresì che l’impossibilità parziale di adempiere non sarebbe comunque definitiva, perché, una volta superata l’emergenza sanitaria “l’immobile sarà nuovamente e totalmente utilizzabile” e in ogni caso anche durante la pandemia “la limitazione non ha in realtà riguardato l’uso dell’immobile in sé“.

Va precisato infine che il parere espresso dal Tribunale non ha alcuna conseguenza immediata, dato che in Italia l’organo competente a dichiarare una legge incostituzionale è la Corte Costituzionale.

Stefano Colombetti
Stefano Colombettihttps://www.studiolegalecolombetti.it/
Si occupa di diritto civile, penale ed amministrativo sia in ambito giudiziale avanti Giudice di Pace, Tribunale, Corte d’Appello, T.a.r., Consiglio di Stato e Corte di Cassazione, sia nella definizione stragiudiziale delle controversie. Collabora dal 2006 con il Prof. Avv. Ernesto Stajano del Foro di Roma. Ricopre numerosi incarichi con nomina del Tribunale di Milano e di Busto Arsizio quale Delegato alla vendita di immobili sottoposti ad esecuzione, immobili all'asta e quale Amministratore di Sostegno e Tutore; è stato altresì nominato Corrispondente Culturale della Mediterranean Academy of Culture, Tourism and Trade (MACTT), ONG di diritto Maltese ed è fondatore di un Club Rotary in Milano.
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