“Abbiamo deciso di aderire al Referendum per l’abrogazione delle attuali disposizioni legislative che regolano la riscossione delle tasse e dei tributi, in quanto non eque, illegittime ed anti democratiche” – E’ quanto dichiara Sergio Passariello, Presidente di Imprese del Sud, il movimento imprenditoriale del mezzogiorno nato a supporto delle PMI e l’Artigianato del Sud.
Saremo presenti anche noi, – continua Passariello – con una nostra delegazione il 4 giugno 2013, alle ore 11 presso l’Hotel Nazionale in Roma, per supportare e promuovere l’iniziativa dei Cobas Imprese ed il suo Presidente Giuseppe Graziani.
L’attuale impianto legislativo – precisa Passariello- carente di trasparenza e troppo spinto verso le interpretazioni giurisprudenziali, ha di fatto affossato, se non eliminato, centinaia di imprese e cittadini, che versando in condizioni di bisogno, si sono visti depredare anche della dignità.
Pagare le tasse è un dovere, – afferma Passariello – ma uno Stato equo, democratico e solidale come l’Italia, non può permettersi di ridurre alla fame, centinaia di imprese e cittadini che, in un momento di forte crisi globale europea come questo, non possono garantire il pagamento di tasse generate a loro volta da un sistema di pressione fiscale tra i più alti del mondo.
Troppe le vittime che ha prodotto questo meccanismo infernale che ha nella politica, di qualsiasi schieramento, il primo complice. Nessun partito, sebbene informato adeguatamente, ha avuto il coraggio, di uniformare e rendere più umano il sistema della riscossione delle tasse.
Ecco perché, – continua Passariello – Imprese del Sud, ha deciso di aderire al Referendum popolare teso ad abrogare le attuali norme sulla riscossione (articolo 3 del Decreto Legge del 30/9/2005 nr. 203 intitolato “Misure di contrasto all’evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria”).
Dobbiamo costringere la politica ad interessarsi sul serio di questo problema – Conclude Passariello – e non solo con slogan elettorali!
Invitiamo, quindi, tutti i Cittadini e le Imprese a seguirci in questa sacrosanta battaglia sociale!
Una volta abrogate le disposizioni attuali, si potranno costruite norme più chiare ed eque che sappiano distinguere, concretamente, tra chi ha realmente rubato “le tasse” e chi non le ha potute pagare.
© Riproduzione riservata