Entrerà in vigore il prossimo 15 Luglio il Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, per il quale sono stati fissati di recente i tetti di debito contributivo e fiscale sopra i quali le imprese con pendenze contributive verso Inps e Inail, e tributarie nei confronti del Fisco, riceveranno nuove segnalazioni di pre-allerta e saranno invitate a utilizzare il nuovo istituto della composizione negoziata.
La segnalazione arriverà all’imprenditore, all’organo di controllo e, se presente, al collegio sindacale.
Per quanto riguarda i debiti INPS e INAIL, sono previste soglie diverse a seconda della presenza o meno di dipendenti.
- Per imprese con lavoratori, la soglia è il l 30% dei contributi dovuti l’anno precedente, con un minimo di 15 mila euro.
- Per le imprese senza dipendenti, la soglia è invece di 5 mila euro.
Per le imprese che rientrano in queste soglie l’allerta scatta con un ritardo di pagamento superiore ai 90 giorni.
Vi sono poi le somme dovute all’Agenzia delle Entrate:
- per debiti IVA rileva una pendenza superiore a 5 mila euro;
- per le altre tasse, i tetti variano in base alle dimensioni e tipologia dell’impresa:
- imprese individuali: 100 mila euro,
- società di persone: 200 mila euro,
- altre società: 500 mila euro.
In generale, oltre alle situazioni che fanno scattare l’allerta e l’invito alla composizione negoziata individuate nel DL approvato dal Governo, al comma 4 dell’articolo 3 del Codice della crisi d’impresa e d’insolvenza sono individuate altre tre tipologie di situazioni a rischio: retribuzioni non pagate oltre il 50% da oltre 30 trenta giorni; insoluti verso fornitori da 90 giorni se di importo superiore ai debiti non scaduti; esposizioni bancarie e finanziarie scadute da 60 giorni ed esposizioni debitorie di cui all’articolo 25-novies, comma 1 del Ccii.
Le imprese che riceveranno una segnalazione di allerta dovranno mettere in pratica le seguenti azioni:
- adottare misure di controllo degli squilibri reddituali, patrimoniali o finanziari;
- prevede indici di sostenibilità dei debiti per i sei mesi successivi;
- tracciare prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso o i sei mesi successivi;
- delineare indici di sostenibilità degli oneri d’indebitamento con flussi di cassa,
- garantire l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi, evitando ritardi nei pagamenti reiterati e significativi.