Con il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate del 15 gennaio 2021 vengono scritte nero su bianco regole e scadenze da rispettare per il pagamento della nuova Digital Tax, l’imposta sulla fornitura di servizi digitali.
Per il 2021 la scadenza è stata fissata al 16 marzo 2021 per effettuare, con modello F24, il primo versamento. Entro il 30 aprile va effettuata invece la dichiarazione relativa al 2020. Il modello da utilizzare sarà approvato con un provvedimento distinto emanato dal direttore dell’Agenzia.
La nuova Digital Tax ammonta al 3% dei ricavi derivanti da alcuni servizi digitali realizzati da esercenti attività d’impresa, anche non residenti, che nel corso dell’anno solare precedente realizzano ovunque nel mondo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, ricavi globali pari ad almeno 750 milioni di euro, a condizione che abbiano conseguito almeno 5,5 milioni di euro di ricavi derivanti da determinati servizi digitali realizzati in Italia.
In merito ai criteri di collegamento del servizio con il territorio dello Stato italiano è confermato il principio della localizzazione dei dispositivi (smartphone o computer) utilizzati per fruizione dei contenuti digitali. Secondo quanto ribadito dall’Agenzia, un ricavo di natura digitale è da considerarsi imponibile se l’utente del servizio digitale è localizzato nel territorio nello Stato, valendo a questi fini “l’indirizzo di protocollo internet (IP) del dispositivo stesso” o “qualsiasi altra informazione disponibile per i soggetti passivi dell’imposta che consenta la geolocalizzazione del dispositivo”.
Nello specifico, l’utente si considera localizzato in Italia se la pubblicità figura sul dispositivo nel momento in cui è utilizzato nel territorio nello Stato, se utilizza un dispositivo per accedere all’interfaccia digitale e conclude delle operazioni su tale interfaccia, e nei casi in cui disponga di un conto che gli consenta di accedere all’interfaccia digitale e questo conto è stato aperto utilizzando un dispositivo localizzato in Italia.