Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha autorizzato la sottoscrizione di 30 Accordi per l’innovazione, finalizzati a sostenere programmi di ricerca e sviluppo nell’ambito delle aree “Agrifood”, “Fabbrica Intelligente” e “Scienze della Vita”, per un ammontare complessivo di investimenti in innovazione di 221 milioni di euro sul territorio nazionale.
In particolare, si tratta di accordi rientranti nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente così suddivisi:
- 12 per l’area tematica “Agrifood”, per un valore di 92 milioni;
- 12 per “Fabbrica Intelligente”, per un valore di 90 milioni;
- 6 per “Scienze della vita”, per un valore di 39 milioni.
Il MiSE mette a disposizione delle 58 imprese ed enti di ricerca coinvolti circa 83 milioni di euro di agevolazioni, per la realizzazione di progetti finalizzati a prodotti e processi produttivi innovativi. Gli altri investimenti provengono dai promotori dei progetti e dai cofinanziamenti delle Regioni in cui partiranno le attività: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto.
Nelle prossime settimane, grazie all’introduzione di una nuova procedura semplificata, verrà completato l’iter per la stipula degli ulteriori Accordi per l’innovazione relativi a tutte le proposte progettuali pervenute in relazione al bando ‘Agrifood’, ‘Scienze della Vita’, ‘Fabbrica intelligente’ pubblicato il 5 marzo 2018.
Nel seguente link l’elenco dei 30 accordi per l’innovazione autorizzati: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Accordi_innovazione_30_autorizzati_2020.pdf
Guardando all’elenco delle imprese coinvolte, si nota un divario piuttosto netto tra aziende provenienti dalle regioni del Nord e quelle del Mezzogiorno: segno di una tendenza all’innovazione che, nel meridione, deve essere incentivata e implementata attraverso il ruolo delle istituzioni ed un nuovo slancio degli stessi attori che devono valorizzare al meglio le proprie qualità professionali per contribuire al rilancio dell’economia dei rispettivi territori.