Internazionalizzazione ed export sono stati i temi al centro della prima puntata della nuova rubrica “NE PARLIAMO CON…” firmata dal think tank Imprese del Sud, e pensata per affrontare argomenti di attualità legati all’economia e al mondo dell’impresa con rappresentanti di categoria, analisti ed esperti di settore.
A inaugurare questo ciclo di incontri è stato Sergio Passariello, che ha fatto gli onori di casa come fondatore di Imprese del Sud per poi intervenire in qualità di CEO del nostro partner Euromed International Trade, società di consulenza alle imprese specializzata proprio nelle attività di internazionalizzazione.
Parlando di internazionalizzazione, Passariello ha sottolineato il concetto di posizionamento nei mercati, ossia l’affermare immagini e messaggi dei prodotti o dei servizi da offrire per avere pieno accesso ad un nuovo pubblico di potenziali clienti: “Internazionalizzare non significa soltanto individuare un agente o un compratore estero, ma posizionare i propri prodotti e il proprio brand in nuovi mercati. E in un momento di crisi del mercato interno, posizionarsi nei mercati esteri, in competizione con altre realtà produttive, garantisce alle aziende una possibilità in più per aumentare il fatturato. L’internazionalizzazione è dunque una moda e un termine si troppo inflazionato che nell’immaginario fa riferimento a tante attività, ma che nella realtà richiede un’operazione ben strutturata e investimenti importanti di tempo e di risorse, anche avvalendosi delle sempre più presenti forme di sostegno“.
Secondo Sergio Passariello, l’attività di internazionalizzazione non è preclusa a nessuno, nemmeno alle piccole e medie imprese meno strutturate, che in alcuni casi riescono a muoversi in maniera più flessibile e senza dover necessariamente sostenere costi troppo elevati: “L’importante – ha aggiunto – è analizzare sé stessi attraverso una valutazione interna per verificare i punti di forza e di debolezza, sfruttando al massimo la possibilità di creare relazioni. Un suggerimento può essere, in una fase iniziale, di guardare ai mercati di prossimità, onde evitare di dover rivedere il proprio asset interno per andare in un mercato con asset diversi“.
Questo e molto altro nell’intervista integrale, che pubblichiamo di seguito: