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ISTAT: nel 2021 sale il PIL, ma anche la pressione fiscale

Forte recupero dell’attività produttiva dopo gli effetti dell'emergenza sanitaria

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Nel 2021 la pressione fiscale complessiva, data dall’ammontare delle imposte in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil, si attesta al 43,4%, in aumento rispetto all’anno precedente, per la maggior crescita delle entrate fiscali e contributive (+9%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (+7,5%). Lo riporta l’Istat in una nota di aggiornamento.

In particolare, le imposte dirette sono cresciute del 6,6%, principalmente a causa del forte aumento dell’Irpef e delle imposte sostitutive, soltanto in parte compensato dalla contrazione dell’Ires. Le imposte indirette hanno invece registrato un aumento molto consistente (+13,8%), grazie soprattutto al gettito Iva. Un aumento considerevole coinvolge anche l’Irap e gli oli minerali, mentre i contributi sociali effettivi segnano una crescita rispetto al 2020 (+6,7%), come la produzione vendibile e per uso proprio (+12,6%) e le altre entrate correnti (+1,9%).

La nota positiva, sempre nel 2021, riguarda invece il Pil ai prezzi di mercato, che è stato pari a 1.781.221 milioni di euro correnti, con un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è cresciuto del 6,6%.

Dal lato della domanda interna nel 2021 si registra, in termini di volume, un incremento del 17,0% degli investimenti fissi lordi e del 4,1% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono salite del 13,3% e le importazioni del 14,5%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla dinamica del Pil per 6,2 punti percentuali. L’apporto della domanda estera netta è stato di +0,2 punti e quello della variazione delle scorte ugualmente di +0,2 punti.

Il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume del 11,9% nell’industria in senso stretto, del 21,3% nelle costruzioni e del 4,5% nelle attività dei servizi. Si rileva una contrazione dello 0,8% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca.

L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -7,2 %, a fronte del -9,6 % nel 2020.

Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -3,6% (-6,1% nel 2020).

Giovanni Guarise
Giovanni Guarise
Giornalista professionista dal 2010. Nel corso degli anni da freelance ha dedicato particolare attenzione al mondo della Piccola e Media Impresa con approfondimenti, focus e attività di comunicazione.
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