Come avevamo già previsto, tra i 275 mila nuovi assunti, grazie alla decontribuzione introdotta dal Jobs Act per le assunzioni agevolate, l’80% sono stabilizzazioni: i dati sono della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.
La decontribuzione prevista in caso di stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato, prevista dalla recente Legge di Stabilità, non ha prodotto esattamente gli effetti sperati. Più in particolare, piuttosto che di vere e proprie assunzioni agevolate con aumenti occupazionali, si tratta di stabilizzazioni: l’80% dei datori di lavoro ha infatti beneficiato degli sconti contributivi per stabilizzare lavoratori con contratto a progetto e solo un 20% ha stretto nuovi rapporti di lavoro. Dunque, per ora, non si è ottenuto l’incremento occupazionale sperato.
Secondo quanto emerso dai dati relativi ai primi due mesi del 2015 diffusi dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, le persone assunte a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi previsti dalla legge di Stabilità sono state 275.000. I dati confermano quelli diffusi dall’INPS: a presentare richiesta di decontribuzione introdotta dal Jobs Act per le assunzioni agevolate sono state 76 mila imprese.
Il presidente della Fondazione, Rosario De Luca, spiega:
«A fronte di 76.000 aziende che hanno richiesto il codice di autorizzazione per godere dell’esonero contributivo triennale sono circa 275.000 i lavoratori che sono stati assunti con il contratto di lavoro a tempo indeterminato nel periodo gennaio e febbraio 2015 dai Consulenti del Lavoro. Di questi, circa l’80% sono stabilizzazioni di collaborazioni a progetto, contratti a termine e partite IVA. Mentre un altro 20% riguarda nuove assunzioni e dunque incrementi occupazionali».
(Fonte: Consulenti del Lavoro).