Il ministro del Commercio cinese Wang Wentao si è impegnato a migliorare la comunicazione con le imprese straniere e le camere di commercio per fornire un servizio migliore nello sviluppo degli investimenti e delle relazioni commerciali con la Cina.
Wang ha trattato questo argomento in occasione di un incontro con una delegazione di aziende farmaceutiche straniere, al quale hanno preso parte anche la Camera di Commercio Americana e la Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina.
Il Governo cinese è consapevole di come gli investimenti stranieri abbiano contribuito attivamente allo sviluppo economico del Paese sin dalla sua apertura ai mercati internazionali risalente a oltre 40 anni fa. E allo stesso tempo le imprese straniere hanno beneficiato dello sviluppo dell’economia cinese.
Il ministro ha spiegato che nel periodo di approvazione del 14° piano quinquennale (2021-2025), la Cina si appresta ad accelerare la costruzione di un nuovo paradigma di sviluppo a “doppia circolazione”, nel quale i mercati interni ed esteri si rafforzeranno a vicenda, e con il mercato interno a fare sempre da pilastro centrale.
Il nuovo paradigma di sviluppo, che non è affatto un ciclo interno chiuso, ma una circolazione interna ed estera più aperta, dovrebbe fornire più opportunità alle aziende straniere, secondo il ministro.
Per la prossima fase, il ministero del commercio lavorerà dunque con i dipartimenti pertinenti e le autorità locali per migliorare la comunicazione con le aziende straniere e le camere di commercio al fine di affrontare i loro problemi in modo tempestivo e fornire un servizio migliore per tutti gli attori economici stranieri.
Le aziende straniere che hanno partecipato all’incontro hanno accolto positivamente gli sforzi della Cina nel continuare a migliorare l’ambiente commerciale, dicendosi disposti a prendere parte alla costruzione del nuovo paradigma di sviluppo della Cina e ad aumentare gli investimenti nel Paese.
Nonostante lo scoppio della pandemia da coronavirus, che ha avuto inizio nella città di Wuhan portando qui le prime conseguenze negative anche dal punto di vista economico, alla fine del 2020 la Cina ha registrato una crescita del 4% degli afflussi di investimenti diretti esteri (IDE), affermandosi come il più grande destinatario di IDE nel mondo, almeno secondo un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo.
Secondo invece i dati del ministero del Commercio, nei primi quattro mesi del 2021, gli IDE nella Cina continentale sono aumentati del 38,6% su base annua.