Un comparto poco trattato, poco conosciuto e spesso non al centro delle analisi economiche degli export manager, ma che rappresenta la punta di diamante della produzione Made in Italy nel mondo è quello della meccanica strumentale, un settore importante ed eterogeneo che riguarda la produzione di macchinari o impianti destinati alla produzione industriale, e quindi innanzitutto di macchine utensili, ma anche di macchine impiegate in altre industrie manifatturiere, come le macchine per la lavorazione della gomma, della plastica, per il tessile e l’abbigliamento, per la lavorazione del legno, per l’industria alimentare e tantissime altre varietà della nostra produzione industriale.
Caratterizzati da bassa visibilità e scarsa riconoscibilità presso il consumatore finale, i beni strumentali per l’industria, i beni della meccanica strumentale, occupano un ruolo strategico di primissima importanza nei sistemi economico-produttivi e sono estremamente riconosciuti all’estero. Nel primo trimestre 2021, l’export italiano di macchine e attrezzature per costruzioni ha raggiunto 640 milioni di euro, registrando una crescita del 9% rispetto a quanto rilevato nel primo trimestre 2020. Il dato, che segna una netta ripresa rispetto al calo registrato a gennaio 2021 (-10%), emerge dall’ultimo Report commercio estero, realizzato da Unacea e Cer – Centro Europa Ricerche su dati Istat.
Gli analisti economici e gli esperti di export evidenziano negli ultimi mesi una concreta crescita dell’export della meccanica strumentale, delle macchine e delle attrezzature per il movimento terra (+18%) e di macchine per la perforazione (+17%). Negativo invece l’export di macchine per i lavori stradali (-13%), per il calcestruzzo (-4%) e delle gru a torre (-7%). Crescono le importazioni, che nello stesso periodo registrano un +10%, segnale di vivacità del mercato interno. L’Istat calcola un aumento medio del 5,8% dell’indice della produzione nelle costruzioni tra febbraio e aprile 2021 rispetto al trimestre precedente. Infine, la bilancia commerciale rimane in avanzo per oltre 30 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto al primo trimestre 2020.
Il settore si contraddistingue per una fortissima propensione all’export. Molto importante risulta la realizzare di un piano efficace per proporre all’estero le proprie potenzialità e l’eccellenza italiana delle macchine prodotte. Euromed International Trade propone alle imprese del network, impegnate e desiderose di entrare sui mercati internazionali, un’offerta completa di servizi integrati, dall’individuazione delle aree e dei mercati esteri in cui operare, alla definizione delle strategie d’ingresso, al coinvolgimento di tutta l’organizzazione aziendale nello svolgimento delle attività operative connesse all’internazionalizzazione. A rendere i macchinari italiani così apprezzati nel mondo sono le doti peculiari dei costruttori italiani quali dinamicità, flessibilità, know-how e innovazione tecnologica che necessitano una dovuta valorizzazione professionale, comunicativa, divulgativa e di promozione sui mercati esteri.