Tra le principali novità spiccano le nuove competenze della Farnesina, ossia il Ministero degli Affari Esteri, che diventerà l’anima del commercio internazionale, prendendo in carico tutti i poteri, le funzioni e la strategia per la politica commerciale, la promozione all’estero e l’internazionalizzazione del Made in Italy.
Parliamo ad esempio dell’intero esercizio delle funzioni per la promozione della partecipazione a società e imprese miste all’estero (finora riservato al Mise dalla legge 100/1990); della gestione amministrativa, l’assistenza, il raccordo con gli organismi pubblici e il governo delle agevolazioni per le imprese all’estero .
La Farnesina, con il relativo “travaso di risorse”, avrà tra le sue nuove competenze anche i compiti di indicazione dei vertici e di vigilanza dell’Agenzia Ice, la gestione delle agevolazioni all’export e all’internazionalizzazione delle imprese (compresi il fondo per la gestione degli scambi e il fondo per la realizzazione di azioni a sostegno di campagne promozionali straordinarie a favore del «Made in Italy), e il potere di modificare per decreto il Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia.
Passeranno infine nelle mani del ministro Luigi Di Maio, titolare della Farnesina, anche le risorse umane, finanziarie e strumentali della direzione per il commercio internazionale, inclusa la sede, oggi in capo allo Sviluppo Economico, guidato da Stefano Patuanelli.