Presenta la quarta edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, quest’anno dedicata al tema “Educazione alimentare, cultura del gusto”.
La manifestazione, tra gli eventi cardine del piano di strategia integrata della Farnesina “Vivere all’italiana”, è stata presentata alle Officine Farneto di Roma, che hanno accolto il parterre di ospiti delle istituzioni e delle associazioni coinvolte nell’organizzazione della Settimana, insieme con i cuochi della Federazione Italiana ad offrire agli ospiti un assaggio della ricchezza gastronomica e culturale del nostro Paese.
Il mix di cultura, cucina, storia e tradizioni dietro la Dieta Mediterranea è uno degli aspetti essenziali della Settimana, un progetto ideato e coordinato dalla Direzione Generale della Promozione del Sistema Paese della Farnesina, sviluppato all’interno di un gruppo di lavoro che coinvolge Mipaaf, Miur, Mibact, Ice, Enit nonché tutte le principali realtà che promuovono l’Italia è la sua cucina nel mondo: Regioni, Università, Camere di Commercio, associazioni di categoria, scuole di cucina e ristoranti italiani certificati.
A dare il benvenuto il direttore generale Vincenzo De Luca insieme al ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, al consigliere di amministrazione dell’Agenzia Ice Luigi Pio Scordamaglia e il sottosegretario Manlio di Stefano.
De Luca,come riportato dall’Agenzia Aise, ha introdotto i presenti all’interno della Settimana, un “progetto globale che mira alla promozione del meglio della nostra tradizione enogastronomica e culturale”, ricordando che “la nostra cucina è un’eccellenza sempre più apprezzata a livello internazionale”, come dimostra il recente riconoscimento della Guida Michelin e il “numero record” di ristoranti stellati in Italia, quest’anno ben 374. Venendo poi al tema “Educazione alimentare: la cultura del gusto”, il direttore generale del Maeci ha tenuto a spiegare che la Settimana non sarà fatta di soli “eventi conviviali”, che pure non mancheranno, ma “ci sarà molta informazione” e “dibattito scientifico” per educare, appunto, ai principi su cui si basa la dieta mediterranea e grazie ai quali quest’ultima è stata riconosciuta patrimonio immateriale dall’Unesco. Previsto inoltre anche quest’anno un focus sull’offerta formativa italiana di settore con l’obiettivo di attrarre giovani talenti dall’estero e fidelizzarli allo stile di vita italiano e dunque alleati nella lotta all’Italian sounding.
“Dobbiamo difendere le nostre eccellenze. I nostri prodotti meritano di essere condivisi cosi come l’importanza della loro tracciabilità. I consumatori devono sapere dove e come è stata confezionata la merce e i prodotti che consumiamo. Noi dobbiamo far capire che produrre in Italia significa rispettare norme e ambiente. Far capire che i territori non si depredano ma si valorizzano. Il made in Italy deve essere in tutto il mondo. Un richiamo all’educazione e alla lotta allo spreco alimentare. Dobbiamo farci carico di coloro che hanno poco e sensibilizzare le famiglie contro lo spreco alimentare“, ha dichiarato durante i lavori Teresa Bellanova, Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali.
Le oltre 1000 attività programmate dalle quasi 300 sedi diplomatiche e consolari e degli Istituti Italiani di Cultura, dal 18 al 24 novembre 2018, consentono all’iniziativa di comprendere in tutto il mondo tutte le novità dell’alimentazione e dell’italianità, in sinergia con l’azione di tutela della tradizione culinaria italiana e di promozione di uno stile di vita sano attraverso la Dieta Mediterranea.
Alcuni interventi hanno evidenziato le preoccupazioni riguardanti i dazi provenienti dagli USA. Il Sottosegretario Di Stefano ha annunciato che le attività che si svolgeranno negli Stati Uniti avranno un focus speciale alla promozione dei prodotti alimentari italiani colpiti dai dazi, come primo passo di una serie di misure di sostegno a breve, medio e lungo termine, già messe in campo dal Governo.
Ai lavori, presente anche il Direttore della Fondazione UniVerde,Giuseppe Di Duca che ha preso parte alla presentazione insieme agli chef della Federazione Italiana Cuochi per rilanciare la tutela e la valorizzazione della cultura artigianale del cibo, simbolo dell’Italia, e la grande creatività di artigiani e artisti autori dei nostri pregiati piatti realizzati partendo dalle eccellenze della biodiversità agroalimentare italiana.
Presenti anche i responsabili del Festival Cerealia con la direttrice artistica Paola Sarcina. L’oramai noto festival Cerealia è improntato all’interscambio culturale nel Mediterraneo a vari livelli, affrontando i temi dell’alimentazione, ambiente, economia, turismo, identità e culture. In occasione della Settimana della Cucina italia e con la collaborazione del Festival, il 21 e il 22 novembre 2019, presso l’Istituto italiano di Cultura (Tunisia) e presso la città di Tebourba, si svolgeranno due eventi dedicati a “Le cucine identitarie quale strumento per rilanciare l’educazione alimentare e la cultura del gusto”.
La Farnesina è ben consapevole della “crescita mondiale della domanda di qualità e raffinatezza, domanda che arriva soprattutto dai mercati emergenti e a cui il Made in Italy è già predisposto”, grazie a quell’insieme di “tradizione e innovazione”, “creatività e tutela della qualità”, anche biologica, che vede l’Italia primeggiare nel mondo rappresentando l’approccio italiano all’alimentazione.