La logistica italiana e le richieste dal settore

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La logistica e il sistema dei trasporti italiani deve divenire una priorità al centro dell’attenzione politica: questo messaggio è arrivato dal seminario organizzato da Confetra, al quale ha partecipato il ministro degli Affari Europei, Enzo Amendola.

La maggior parte delle scelte e delle politiche che riguardano la logistica, i trasporti, le infrastrutture, discendono da Bruxelles. È in Europa che occorre tenere alta la guardia, come Sistema Paese” ha dichiarato in apertura dei lavori Marco Conforti, Vice Presidente di Confetra con delega ai dossier comunitari. Numerosi gli interventi dei leader delle categorie aderenti alla Confederazione che si sono succeduti: spedizionieri, autotrasportatori, terminalisti portuali, doganalisti e operatori ferroviari.

Le varie categorie hanno riportato al Ministro Amendola le principali criticità emerse in questi mesi presso le Istituzioni europee. Ampio spazio al dibattito su BER, Golden Power, natura giuridica delle AdSP, Brexit, Pacchetto Mobilità, Riforma delle Reti Ten T, IV Pacchetto Ferroviario, Cielo Unico Europeo, Codice Doganale Unionale, Dazi e logistica portuale.

“Finalmente riparte un dialogo strutturato con il Governo sulle esigenze logistiche del Paese. Illustreremo al Ministro Provenzano le nostre proposte su logistica e Mezzogiorno, Zes, Mediterraneo, fondi strutturali. Stiamo anche definendo la data per un Seminario con il Ministro Speranza sul tema dei controlli sanitari sulla merce. Nella nostra Agorà 2019 discuteremo di tutto ciò, ma intanto registriamo una prima buona notizia: il Governo sui temi della logistica c’è, ascolta, si confronta fin da subito con le categorie” ha detto, concludendo i lavori, il Presidente di Confetra Guido Nicolini. Promesse di ammodernamento e implementazione dei piani infrastrutturali, legati alla logistica nazionale ed europea, che i componenti del settore guardano positivamente. Un dibattito e un confronto che risulta urgente affrontare.

Giampaolo Botta, il direttore generale di “Spediporto

Come ha ben dichiarato Giampaolo Botta, il direttore generale dell’Associazione spedizionieri corrieri e trasportatori di GenovaSpediporto“: “La merce bisogna saperla servire con servizi che richiedono competenza, capacità organizzative, capacità economica, capacità finanziaria, conoscenze di diritto internazionale, di diritto doganale e fiscale, di diritto sanitario ed assicurativo. La merce non deve essere confusa con i contenitori, che servono per trasportarla. I contenitori sono standardizzabili, il loro carico e scarico pianificabile, cosi come i tempi di navigazione. La merce segue complessità che il contenitore non conosce“.

Il direttore Botta ha aggiunto: “Dietro la merce, che comanda, non c’è l’armamento, ma gli Spedizionieri Internazionali che non sono meri intermediari, come qualcuno vorrebbe farli passare, o centri di costo, come altri dicono, ma veri professionisti ed imprese in grado di garantire alla merce servizi ad alto valore consulenziale che include, tra le tante altre, una capacità di problem solving che I centralini automatici delle multinazionali dell’armamento non sono riuscite ancora ad oggi a sostituire. La merce appartiene ad importatori ed esportatori i quali vanno in cerca di servizi efficienti e di competenze sempre più professionali, non facciamo confusione ed evitiamo facili equivoci“.

Richieste che meritano la dovuta attenzione. La logistica e il sistema dei trasporti italiani deve divenire priorità al centro dell’attenzione politica.

Negli ultimi anni la gestione della catena di distribuzione si occupa sia del miglioramento nella coordinazione dei flussi all’interno della catena logistica sia del controllo di tutte le fasi del processo produttivo, incluse quelle esterne all’azienda, secondo una visione sistemica. Comprendere il sistema economico nazionale vuole dire innanzitutto capire le richieste, le proposte e le problematiche di chi propone servizi legati alla logistica.

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