L’Italia è leader internazionale, nonché partner d’eccellenza nella progettazione e costruzione di serre altamente tecnologiche e professionali. Le serre agricole per l’orticoltura e il florovivaismo sono capaci di soddisfare tutte le esigenze del mercato internazionale. La ricerca è intervenuta sulla progettazione ed elaborazione del prodotto finito, eccellenze uniche nel loro genere. I costruttori italiani di serre sono ricercati in tutto il mondo per l’alto tasso di sviluppo tecnologico utilizzato nella progettazione degli impianti. Recentemente, in occasione della prima giornata di “Orticoltura, tecnica in campo” è stato inaugurato il Greenhouse Park by Lucchini, uno spazio dove mostrare le nuove innovazioni legate al settore. Al centro del dibattito la sostenibilità. L’agricoltura contribuisce a rilasciare quantità significative di metano e protossido di azoto, due potenti gas serra.
L’agricoltura contribuiva al 10 % delle emissioni di gas serra provenienti dall’UE nel 2012. Una diminuzione significativa del numero dei capi di bestiame, un più efficiente ricorso ai fertilizzanti e una migliore gestione del letame hanno contribuito alla riduzione delle emissioni provenienti dell’UE del 24 % tra il 1990 e il 2012. Vista l’importanza che il cibo riveste nelle nostre vite, un’ulteriore riduzione delle emissioni di gas serra provenienti dal settore agricolo è un necessario percorso da intraprendere. I produttori italiani possono rappresentare un’eccellenza in ambito internazionale grazie alla ricerca settoriale che viene condotta. In tutto il mondo si stanno esplorando nuovi modi di coltivare le piante per utilizzare in modo efficiente le risorse e ridurre al minimo gli spostamenti. Perfino il mare e lo spazio sono considerati come luoghi per installare le serre. Nel 2015 gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale hanno mangiato la prima insalata che loro stessi hanno coltivato. Sono già stati realizzati diversi esperimenti per rendere possibile la crescita delle piante in condizioni di assenza di gravità o di temperature estreme, come nello spazio, mediante particolari tecnologie. Le ricadute della ricerca spaziale aiutano anche a migliorare e innovare il settore della produzione di serre per l’agricoltura di oggi e del futuro.
L’emergenza sanitaria ha generato un aumento della ricerca in tale ambito, con nuovi spunti di ricerca per l‘agricoltura 4.0, ma anche problematiche economiche per i i rifornimenti delle materie prime che hanno visto un aumento vertiginoso dei costi. Per la costruzione degli impianti serricoli è necessario disporre di molti materiali che, rispetto a settembre 2020, hanno subìto rincari: dal ferro (+70% circa) alla plastica (40%), dall’alluminio (+20%) ai policarbonati (+25-30%) al Pvc. La materia prima più richiesta è il tubo zincato in ferro che, in media, compone circa il 70% delle singole strutture. “La produzione più rada dei tubi zincati da parte delle ferriere fa sì che le date di evasione degli ordini siano prolungate; ciò crea ritardi nelle consegne e scompensi finanziari legati all’aumento dei prezzi”, ha recentemente ribadito al portale specialisti Italiafruit News Luca Lejeune di Europrogress, una delle più importanti aziende italiane attive nel settore della produzione di serre e nella commercializzazione di impianti e tecnologie per le colture protette.
Gli operatori del settore registrano l’aumento dei tempi di ricezione che sono passati da 2-3 settimane a 4-5 settimane, con un allungamento dei tempi di consegna al mercato. A giugno il problema maggiore è stato registrato sulla reperibilità dell’alluminio. Con il suo aumento, i fornitori europei tendono a conservare nei depositi il materiale e le tempistiche di evasione di tutti i profilati in alluminio risultano quasi triplicate rispetto alla norma. Le difficoltà di reperimento dei materiali si vanno a scontrare con la crescente domanda di serre a livello globale.
Gli esperimenti dell’agenzia NASA per far crescere velocemente piante nello Spazio risulta essenziale per le nuovi visioni dell’agricoltura 4.0 e per l’adattamento a condizioni climatiche drastiche. I costruttori di serre possono rappresentare i protagonisti del futuro in quanto l’innovazione prodotta da tali aziende e la ricerca che accompagna gli ambienti duri di coltivazione rappresentano la risposta contemporanea all’adattamento climatico che le generazioni future dovranno affrontare con fermezza. Accorciare i cicli riproduttivi delle piante consente agli scienziati di selezionare velocemente e in modo naturale le caratteristiche genetiche migliori, alla base di una resa abbondante, della resistenza alla siccità e della resilienza in contesti climatici sempre più variabili: miglioramenti estremamente significativi per nutrire una popolazione mondiale in continua crescita. Quello dei produttori di serre per l’agricoltura rappresenta un mondo da sostenere e conoscere a fondo, una necessaria azione per continuare a sperare nell’accesso al cibo e la lotta alle carestie. Il mondo imprenditoriale del settore può fare e sta facendo la differenza, sperando di superare il prima possibile le problematiche legate all’accesso alle materie prime.