L’acquacoltura è sempre più oggetto di attenzione economica per il rilancio delle imprese legate a prospettive green. Anche le istituzioni stanno tendando di far comprendere l’importanza del settore con incentivi e finanziamenti. Un hub particolare per sperimentare e produrre occupazione in tale settore è la Sardegna. Sono in arrivo 6 milioni di euro per gli aiuti alle imprese di pesca e acquacoltura e 3 milioni di euro di sovvenzioni dirette per le aziende agricole dei settori florovivaistico, orticolo e vitivinicolo, che, a causa dell’emergenza epidemiologica, hanno avuto difficoltà o impossibilità a vendere i propri prodotti.
La giunta regionale della Sardegna, vuole garantire agli agricoltori e pescatori sardi un ristoro per i danni provocati dalla pandemia e un sostegno immediato in vista di un ritorno alla normalità. Questi ultimi interventi vanno ad aggiungersi a un sistema complessivo di aiuti messi in campo dalla Giunta regionale, indispensabili per tutelare comparti fondamentali per l’economia della Regione. «Il crollo della domanda della produzione dovuto all’emergenza sanitaria – evidenzia l’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia – ha inciso pesantemente su molte aziende, che hanno visto compromessi i propri bilanci trovandosi in particolari condizioni di bisogno per la ripresa produttiva. Ed è per questo che abbiamo istituito un regime di aiuti de minimis a valere sulle risorse del Fondo di solidarietà regionale della pesca e dell’acquacoltura, che ha una dotazione di 6 milioni di euro, per fornire sostegno alle imprese che si sono trovate in gravi difficoltà economiche». Gli interventi sono destinati alle imprese della pesca e dell’acquacoltura per ovviare ai danni causati da calamità naturali, emergenze sanitarie, altri eventi eccezionali ed eventi meteo climatici. La Sardegna è caratterizzata dall’insularità, dalla posizione centrale e da una estensione della costa di circa 1850 Km. Anche gli ambienti umidi, più di 60 stagni e lagune per un estensione di circa 15.000 ha, sono un elemento dell’isola molto importante, infatti hanno uno elevato valore naturalistico e sono tra i più estesi d’Europa.
Insieme costituiscono una grande ricchezza naturale e paesaggistica per l’intera regione. Le imprese sarde per quanto riguarda la sola acquacoltura intensiva e semintensiva, sono attualmente rappresentate da impianti per l’allevamento di specie ittiche pregiate sia di acqua salata che di acqua dolce e di molluschi. La Sardegna risulta essere ancora una delle regioni italiane leader nelle produzioni ittiche marine, con le maggiori potenzialità di sviluppo sia quantitativo che, fattore estremamente importante, qualitativo. Opportunità che le istituzioni politiche ed economiche possono valorizzare e sviluppare.
Euromed International Trade ha messo a punto un pacchetto di servizi integrati volti a facilitare e velocizzare la realizzazione delle idea di business legate all’acquacoltura e allo sviluppo di imprese legate all’imprese della blue-economy. L’importanza di supportare le imprese sarde nella gestione dei processi di innovazione per la ricerca di idee legate all’acquacoltura o il lancio e la vendita di nuovi prodotti del settore è una delle cardine di Euromed. Per maggiori informazioni compila il seguente form:
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