La Slovacchia diventa il quattordicesimo paese ad avallare l’accordo, che il ministro dell’Economia Peter Žiga vede come un grande successo internazionale della presidenza slovacca del Consiglio dell’UE nel 2016, e l’accordo di libero scambio più ambizioso finora raggiunto dall’UE con un importante partner del G7.
Inoltre, il 18 ottobre, il ministro dell’economia slovacco Peter Žiga presiederà una riunione del Consiglio Affari esteri (FAC Trade) che si terrà in Lussemburgo.
La riunione straordinaria è stata convocata dalla presidenza per discutere l’accordo economico e commerciale globale con il Canada, trovando il parere favorevole da parte della Slovacchia.
Nel 2018 gli scambi commerciali tra Slovacchia e Canada hanno raggiunto la cifra di 431 milioni di euro, quasi il doppio di sei anni fa. Il 77% sono esportazioni slovacche verso il Canada (333 milioni), aumentate del 9% nell’ultimo anno.
Il Ceta non modifica in alcun modo le norme e i regolamenti in vigore nell’Ue in materia di sicurezza alimentare, sicurezza dei prodotti, protezione dei consumatori, salute, ambiente, protezione sociale e lavoro, e tutte le importazioni dal Canada dovranno soddisfare le normative Ue.
L’Europa vive un’attualità geopolitica estremamente complessa, tra l’aggressione della Cina e la visione della Via della Seta, l’emergere del protagonismo russo e il nuovo isolazionismo statunitense che vede in Trump un nemico dell’Europa e un sostenitore dell’indipendenza britannica.
In tale mix geopolitico, la questione Ceta diventa sempre più pressante.
La Slovacchia è membro dell’OCSE e dell’OMC, il primo maggio 2004 ha aderito all’UE e il 21 dicembre 2007 all’area Schengen. La Slovacchia è diventata un membro della zona euro dal 1 ° gennaio 2009 con tasso di conversione fi ssato a 30,1260 SKK/ EUR. Il paese appartiene alla NATO ed è coinvolto in diverse operazioni in corso nel quadro della stessa NATO e delle Nazioni Unite.
Il CETA inizia ad essere un accordo fondamentale per numerosi paesi in via di sviluppo che vogliono incrementare e implementare i propri mercati internazionali.