Il Governo di Madrid ha annunciato un piano per lanciare in Spagna la produzione su ampia scala di batterie per autoveicoli elettrici, con l’obiettivo di inserirsi in un importante segmento del mercato internazionale dall’ampio potenziale e dalle ricadute interessanti per l’intera filiera dell’automotive. Un’iniziativa del valore complessivo di cinque miliardi di euro, possibile anche grazie ai fondi del Piano di ripresa europeo, che coinvolge sia attori pubblici che privati. Il settore dell’automotive ricopre un ruolo molto importante nell’industria spagnola, grazie alla tradizione di lunga data del Paese nella produzione di veicoli e nello sviluppo di tecnologie innovative. L’industria automobilistica supera l’8,5 per cento del prodotto interno lordo (Pil) e addirittura il 19 per cento delle esportazioni totali.
Quelle che provengono dalla Spagna sono iniziative ed opportunità estremamente interessanti per le imprese italiane. Ricordiamo che sul versante delle auto elettriche e ibride, la Spagna punta a divenire un hub internazionale con l’obiettivo ambizioso di passare dagli attuali 60 mila veicoli circolanti nel Paese ad almeno cinque milioni entro il 2030. Per raggiungere un traguardo del genere si deve puntare, da una parte, su incentivi all’acquisto e su un programma di ampliamento della produzione, ma bisogna, d’altro canto, considerare i limiti infrastrutturali della rete esistente che risulta, tuttavia, già in fase di riammodernamento e implementazione.
Milioni di auto elettriche sono circolanti in Spagna e richiederanno centraline di ricarica distribuite regolarmente per l’intero territorio. La compagnia petrolifera Repsol prevede di installare nei prossimi anni un punto di ricarica veloce ogni cinquanta chilometri lungo le principali arterie spagnole, passando dalle attuali 300 stazioni ad oltre 1.000. Repsol ha avviato gli investimenti nella mobilità elettrica nel 2010 con la creazione della società Ibil, posseduta al 50 per cento con l’ente energetico basco (EVE).
Si tratta, dunque, di tante iniziative, condotte dalla sinergia tra il pubblico e il privato che permetteranno nel corso del proseguire del tempo di rendere sempre più coerente la strategia di rilancio del settore automotive spagnolo nel mercato dell’elettrico. Diverse Comunità autonome hanno già espresso interesse a ospitare i siti di produzione per le batterie elettriche, auspicando una ricaduta positiva a livello locale in termini di posti di lavoro. La Spagna si muove però in un mercato, quello europeo, che coinvolge inevitabilmente imprese del comparto che valicano i confini nazionali. Le dinamiche in corso nel Paese iberico possono dunque interessare anche le aziende italiane e il 2022 appare l’anno ideale per sviluppare nuove opportunità di business con la Spagna e le opportunità avviate dal Paese.