La Regione Lazio, in collaborazione con l’ufficio ICE di San Paolo, ha recentemente organizzato il digital meeting dedicato alla “Filiera dell’agroindustria in Brasile: Il ruolo della GDO nei processi di esportazione e le crescenti opportunità di Business per le PMI italiane“.
L’appuntamento, che si è svolto in modalità digitale, è realizzato in collaborazione con Unioncamere Lazio ed ha avuto l’obiettivo di offrire alle aziende del Lazio orientamento e informazioni sul mercato brasiliano dell’agroindustria, con particolare riferimento alla domanda rapportata ai punti di forza dell’offerta italiana ed alle barriere esistenti per operare in questo mercato. Le importazioni brasiliane di prodotti agroalimentari e bevande ammontano a cifre importantissimi nel 2020, cifra in rialzo del 4,75% rispetto all’anno precedente. L’Italia è il nono fornitore nel comparto, con quota del 2,7%. Tra i fornitori europei, gli italiani figurano alla seconda posizione dopo i portoghesi, la cui quota è del 4,75%.
Le principali categorie di prodotti che il Brasile importa dall’Italia sono Vini, Paste Alimentari, Kiwi, Olio d’Oliva, Pomodori in Conserva e Prodotti della Panetteria e Pasticceria. Le rispettive quote in valori sull’import di prodotti Made in Italy (USD 231,127 mln nel 2020) sono 15,58%, 13,69%, 9,44%, 8,50%, 7,80% e 6,39%. Altri importanti categorie sono Cioccolata (6,01%), Riso (3,41%), Formaggi Stagionati (1,32%), Farine di Frumento (1,26%), Caffè (1,20%) e Aceti (0,90%).
Mentre crescono le importazioni italiane dal Brasile di prodotti dell’agricoltura, pesca e silvicoltura, prodotti alimentari (+12,5%, Euro 217,2 milioni), e metalli preziosi e non ferrosi ( +58%, Euro 274,1 milioni), l’Italia importa meno pasta-carta, carta e cartone (-32,4%, Euro 345,2 milioni), minerali metalliferi ferrosi (-42,4%, Euro 135,3 milioni), cuoio conciato e lavorato (-34,8%, Euro 100 milioni), prodotti della siderurgia. In termini di flussi, secondo i dati pubblicati ad aprile 2019 dal Ministero dell’Economia brasiliano, l’Italia è diventato il principale investitore tra i Paesi che hanno firmato un memorandum d’intesa in materia di facilitazione di investimenti (Stati Uniti, Cina, Giappone e Francia).
Per sviluppare ulteriori sinergie con il paese, affidarsi ad Euromed International Trade vuol dire ricevere un’offerta completa di servizi integrati, dall’individuazione delle aree e dei mercati esteri in cui operare, alla definizione delle strategie d’ingresso, al coinvolgimento di tutta l’organizzazione aziendale nello svolgimento delle attività operative connesse all’internazionalizzazione.
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