Il governo albanese continua ad incrementare le opportunità economiche e d’investimento nel paese. L’Albania sta puntando ad un grande e primo serio investimento sulla rete ferroviaria del paese che versa in condizioni gravi, con quasi tutti i percorsi atti ai 30 km/h e molti non più attivi da anni. Il piano propone lo sviluppo e il potenziamento delle linee ferroviarie presenti da nord a sud dell’Albania, così come anche la creazione della nuova linea Tirana-Durazzo-Rinas.
Questa rete dovrebbe garantire viaggi veloci e sicuri, sincronizzati con gli altri mezzi di trasporto dei centri urbani. Un fattore chiave nello sviluppo del trasporto attraverso questa rete sarà la connessione con Grecia e Montenegro, che determinerà un aumento dei flussi di passeggeri e merci.
L’incremento e il potenziamento delle linee ferroviarie, secondo il piano, include le numerose città locai, quali: Shkodër, Lezhë, Fushë-Krujë, Vorë, Tirana, Durazzo, Kavaja, Rrogozhinë, Lushnjë, Fier e Valona.
Nel perseguire gli obiettivi di crescita, il Governo ha dovuto rivedere la politica fiscale con un conseguente aumento delle spese, dovuto soprattutto ai grandi interventi realizzati nelle infrastrutture. In questo settore permangono seri disagi legati all’inadeguatezza della rete stradale e ferroviaria, nonostante gli investimenti in tali segmenti costituiscano una percentuale importante del bilancio pubblico nazionale. Problematiche logistiche che il governo punta a far cessare.
I lavori per la riabilitazione della linea ferroviaria Tirana-Durazzo e la costruzione di una nuove rotte ferroviarie verso Rinas dovrebbero vedere l’avvio dei lavori entro luglio 2020. Il vice ministro delle Infrastrutture e dell’Energia Artan Shkreli ha recentemente dichiarato che “sono attualmente in fase di valutazione le offerte tecniche ed economiche presentate da 6 compagnie internazionali in competizione per questo progetto infrastrutturale”.
Il costo totale di questo progetto è di 90 milioni di euro, di cui 36 milioni di prestiti della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e 35,4 milioni di euro di sovvenzioni dall’Unione Europa.
Una visione politica che punta all’implementazione della logistica del paese attraverso un rilancio dei trasporti ferroviari interni e con i paesi confinanti, ad esempio, con il Kosovo.