“L’Albania è un gioiello economico. Turismo, cibo, agricoltura, energia rinnovabile, ricchezza mineraria, risorse idriche, industria leggera possono trasformare l’Albania in uno dei paesi con il più alto tasso di occupazione, il principale esportatore di energia rinnovabile e acqua, di prodotti biologici di qualità, diventando una delle destinazioni turistiche più popolari. L’Albania è quasi incontaminata come una tela che dovrebbe essere dipinta”, ha recentemente dichiarato Ana Abdi, segretaria Internazionale del Partito Socialista, ambasciatore dell’Europa presso il Gruppo Social Democratico al Parlamento Europeo.
Anche il ministro del turismo e dell’ambiente, Blendi Klosi, ha recentemente ribadito: “Siamo una destinazione turistica europea e vogliamo promuovere l’Albania in questo senso, poiché riteniamo che il turismo sia una possibilità d’oro, una risorsa per migliaia e migliaia di famiglie albanesi, da nord a sud. Siamo, inoltre, una destinazione turistica emergente, che se dovesse subire qualche danno negativo per questa stagione ne pagherebbe le conseguenze per le prossime tre-quattro. Dobbiamo creare una rete di fiducia intorno ai tour-operator e al turismo in generale in modo tale che ci venga in Albania trovi un posto tranquillo dove la natura e il turismo siano un tutt’uno e dove l’accoglienza e la tolleranza sono un tutt’uno. Stiamo distruggendo questo con le nostre mani: parliamo sempre di grandi politiche di integrazione, ecco questo sarebbe integrarsi”.
Sono stati 1.919.504 gli stranieri entrati nel Paese nel primo semestre 2018, il 9 percento in più rispetto allo stesso periodo del 2017. È ancora presto per le analisti statistiche e i numeri di questa estate, ma quelli di giugno sono già indicativi: il flusso è aumentato del 13,3 percento rispetto allo scorso anno.
L’Istituto di Statistica Albanese rimarca anche che l’Albania inizia ad attirare molti turisti dall’est Europa: +26,4 percento di polacchi nella prima metà dell’anno. Tanti anche i macedoni, a pochi passi dal lago di Ocrida, ma è dall’Europa meridionale che arriva l’80 percento dei viaggiatori, seguiti da americani, cinesi e giapponesi.
Sono i kosovari coloro che maggiormente scelgono l’Albania per le loro vacanze seguiti da macedoni, italiani e greci. Tanti gli investitori pronti a scommettere sul Paese balcanico, anche a fronte di una stagione turistica estiva piuttosto lunga che si protrae fino a fine settembre.
L’attenzione è incentrata anche sullo sviluppo dell’enoturismo e punta ai vitigni autoctoni. “La legislazione per gli investimenti strategici prevede una serie di agevolazioni fiscali, come il 6% di iva per servizi forniti da marchi commerciali registrati a livello internazionale e ristoranti all’interno di strutture ricettive certificate come gli agriturismi”, ha dichiarato l’onorevole Taulant Balla, leader del gruppo parlamentare socialista, durante la conferenza stampa dello scorso aprile al Palazzo del Parlamento di Albania.
Il programma chiamato “100 Villaggi” sta creando un modello di successo nel sostenere agriturismo e sviluppo rurale integrato del Paese, in conformità con i migliori standard europei. Opportunità che necessitano della dovuta logistica e di un sistema di trasporti non ancora ottimale nel Paese. A tal proposito, il governo sta avviando una serie di iniziative e campagne d’investimento, attirando l’attenzione dall’estero, per potere ammodernare la logistica dei trasporti nel Paese.
Opportunità che risultano estremamente interessanti per gli imprenditori italiani, in particolare per le imprese meridionali, da sempre vicine dell’Albania che considerano come una seconda casa.