Continua l’evoluzione delle nuove politiche energetiche della nostra Penisola e il rapporto con il continente europeo e con il Mediterraneo Allargato. Una delegazione degli Stati Uniti d’America ha incontrato in Libia il Generale Khalifa Haftar per un confronto sulla situazione che ormai da tempo sta investendo il paese nordafricano e per avviare nuove prospettive energetiche.
A seguito della notizia è intervenuto il presidente della FederPetroli Italia – Michele Marsiglia:
“Segnale evidente che finalmente qualcosa si muove. Gli Stati Uniti non sono così facili a rendere pubbliche questo tipo di meeting, specialmente adesso. La cosa che per noi da importanza all’incontro è che oltre all’ambasciatore americano in Libia Richard Norland e ad alcuni consiglieri, era presente all’incontro il Vicedirettore Aggiunto presso Il Dipartimento Energetico degli USA, Matthew Zais. Se si sono mossi gli Stati Uniti, a breve si vedranno dei risvolti nella vicenda, specialmente sul piano energetico e, in vista di prossime elezioni”.
Continua Marsiglia:
“Adesso più che mai la situazione politica a Tripoli inizia ad essere meno di azione ma più istituzionale e di confronto, a questo punto anche le aziende dell’Oil & Gas potranno iniziare a ragionare con una visione diversa, tempo al tempo. L’Italia energetica oggi deve essere vigile e presente in Libia con l’aiuto del Governo Italiano, altrimenti perderemo importanti occasioni economiche”.
Intanto, giungono altre novità sul fronte della diversificazione energetica, nuove proposte di politiche energetiche e l’accesso al gas per il Mediterraneo e l’Italia.
Il 25 novembre, TAP (Trans Adriatic Pipeline AG) ha iniziato a immettere il primo gas nella sezione del gasdotto tra il fiume Maritza (Evros) e la stazione di compressione di Kipoi in Grecia.
Si tratta dell’avvio della fase di collaudo del gasdotto che verificherà la sicurezza dell’infrastruttura e la sua piena conformità agli standard operativi e di sicurezza nazionali e internazionali.
L’immissione di metano nel gasdotto è un altro fondamentale passaggio per l’inizio delle consegne in Europa del gas del giacimento di Shah Deniz II. L’inizio dei flussi commerciali di gas attraverso TAP è previsto per ottobre 2020.
Come sottolinea Ricardo Ruiz Nuñez, Direttore delle Operations di TAP, «la sicurezza è la nostra priorità, e ci siamo preparati meticolosamente per questo importante passo. Iniziamo l’immissione del gas nell’infrastruttura nel quadro del nostro impegno per la sicurezza delle persone, per la tutela dell’ambiente e per i migliori standard di qualità. TAP ha seguito un preciso programma di Start Up Readiness Assurance per far sì che ogni aspetto della costruzione, del collaudo, dell’avvio operativo e della gestione fosse definito prima dell’immissione del gas nella condotta. E, grazie all’Operational Readiness Programme, il personale di TAP e delle ditte dell’appalto è stato pienamente formato prima dell’inizio di questa importante attività: il fattore umano continuerà nel futuro ad essere l’asset fondamentale per procedere, in Grecia e oltre».
John Haynes, Project Director di TAP, nota: «Dopo più di tre anni e mezzo dall’inizio della costruzione del gasdotto, con alle spalle 46 milioni di ore lavorate in piena sicurezza e 128 milioni di chilometri percorsi senza alcun incidente rilevante, siamo orgogliosi di avere il gasdotto progressivamente pronto per la complessa fase di collaudo. Dobbiamo ringraziare la nostra rete di appaltatori, subappaltatori e partner che hanno condiviso il nostro impegno per la sicurezza e per i migliori standard del settore contribuendo al raggiungimento di questo importante traguardo».
Per Luca Schieppati, Managing Director di TAP «i prossimi mesi saranno fondamentali perché il gasdotto sia collaudato e progressivamente messo in funzione per essere operativo ed iniziare le consegne di gas a ottobre del 2020. Parallelamente ci stiamo preparando per le operazioni commerciali come Operatore di Trasporto Gas e Operatore di Trasporto Indipendente. È stato un cammino entusiasmante grazie al quale assicureremo presto all’Europa una nuova fonte di gas attraverso una nuova rotta, contribuendo così ad un mix energetico più diversificato e sicuro».
Dopo il collaudo della prima sezione, il gas sarà progressivamente immesso nelle altre sezioni greche del gasdotto e poi in Albania e in Italia nei prossimi mesi. Parte del Corridoio meridionale del gas, 3500 km di progetto del valore di 40 miliardi dal Mar Caspio all’Europa, TAP offrirà ai paesi europei (a partire da quelli dell’Europa sudorientale) un accesso al gas naturale diretto e a costi competitivi.
Il nostro paese e le politiche energetiche italiane devono monitorare con attenzione tali fenomeni economici e geopolitici. La sicurezza energetica è un fattore importante per tutto il Mediterraneo e determina il futuro dell’intera regione.