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Le principali ragioni per fare export

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L’attuale scenario economico nazionale, sin dal tramonto della crisi economica globale iniziata nel 2008, impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di business offerte dai mercati esteri. Anche in tempi difficili le imprese esportatrici sono state in grado di reggere la competizione internazionale legata ai bassi costi di produzione di alcuni Paesi emergenti grazie a una notevole capacità di adattamento (anche dal punto di vista settoriale) e spostando la propria strategia di export su altri fattori quali il brand, la qualità dei prodotti, la rete di distribuzione e i servizi post-vendita.

Tutte queste imprese, grazie alla loro intraprendenza, hanno toccato con mano e possono farsi testimoni di quali sono i vantaggi che derivano dall’internazionalizzazione. Ecco i principali:

Crescita del fatturato

Naturalmente l’apertura a uno o più mercati esteri consente di arrivare a con la propria offerta di beni e servizi a più potenziali clienti e di allargare in maniera significativa la propria fetta di mercato: questo aumenterà a ruota la redditività dell’impresa, il fatturato, la competitività, le dimensioni, le risorse da reinvestire nell’attività produttiva e la capacità di resistere a situazioni di recessione che coinvolgono il solo mercato interno.

Sfruttare la stagionalità dei mercati

Ampliando i mercati in cui opera, l’azienda che offre prodotti caratterizzati da una stagionalità, ossia vendibili soprattutto in alcuni periodi dell’anno (gelati, climatizzatori, attrezzatture per il giardinaggio etc…) potrà avere una stabilità produttiva raggiungendo i paesi che in un preciso momento saranno attraversati dal periodo più favorevole, beneficiando di un ciclo produttivo continuo che, accanto ai maggiori ricavi, assicurerà un’ottimizzazione dei costi di produzione.

Allungare la vita di un prodotto

Più nuovi mercati, in questo caso anche emergenti, consentiranno a un prodotto di accedere a un nuovo pubblico una volta che sarà diventato fuori moda o superato da altre innovazioni nei contesti interni. Le usanze e la fruibilità delle merci non viaggiano sempre di pari passo in qualsiasi parte del mondo, e la grande novità di ieri in un mercato avanzato può essere la novità di oggi un nuovo mercato emergente: questo per l’impresa significa espandere il ciclo produttivo per ottimizzare ancor di più l’investimento sostenuto per il lancio nel mercato di un determinato prodotto.

Conoscere per innovare

La conoscenza di nuovo mercato offre all’impresa una visione più ampia sulle necessità del pubblico, ma anche su idee, pensieri, stili di vita ed esperienze diverse. Tutto questo rappresenta un vantaggio per l’impresa, sia al fine di sviluppare nuove idee sia per affrontare in maniera adeguata eventuali cambiamenti del mercato.

Essere competitivi a casa propria

Esperienze, competenze e risorse acquisite all’estero sono sempre spendibili anche nel mercato di origine per sfruttare una maggiore competitività rispetto alla concorrenza, che magari chiudendo i propri confini non ha avuto a portata di mano ispirazioni e processi evolutivi da spendere per la conquista del pubblico conteso.

Giovanni Guarise
Giovanni Guarise
Giornalista professionista dal 2010. Nel corso degli anni da freelance ha dedicato particolare attenzione al mondo della Piccola e Media Impresa con approfondimenti, focus e attività di comunicazione.
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