L’Unione dei comuni del Distretto ceramico è un ente locale sovracomunale, con autonomia statutaria, presente in provincia di Modena. Il Distretto ceramico è il più importante comprensorio, a livello nazionale e internazionale, per la produzione di piastrelle per pavimenti e rivestimenti in materiale ceramico. Più di 300 aziende con un’occupazione di 18.000 risorse umane, concentrate principalmente nell’area di Sassuolo, Formigine e Fiorano. L’importanza del Distretto è stata confermata anche dalla recente visita del Presidente Draghi alle aziende del territorio. Nel cuore del distretto ceramico il premier ha incontrato i vertici di Confindustria e le autorità locali, accompagnato dal Presidente di Regione Stefano Bonaccini.
In occasione dell’incontro, Draghi dichiarò: “Qui si produce circa il 90% della ceramica italiana. Nel primo trimestre di quest’anno, questa industria è cresciuta di quasi il 9%, molto di più della produzione manifatturiera. Il segreto di distretti come questo sta nella stretta collaborazione tra le imprese, nell’internazionalizzazione, nell’innovazione. Nel 2018 il vostro settore ha fatto investimenti per quasi il 10% del fatturato. È un esempio virtuoso: in media, le imprese italiane spendono intorno al 3%. Ed è un leader nel mondo: la produzione italiana di ceramica viene esportata per l’85%, per un valore di oltre 4,5 miliardi di euro, e copre circa un terzo del commercio internazionale del prodotto“. Il presidente del consiglio ribadì che il “territorio è tra quelli che hanno mostrato la migliore capacità di rispondere alla crisi. E non mi riferisco solo a quella pandemica dell’ultimo anno, ma più in generale alla lenta crescita dell’ultimo decennio. Tra il 2010 e il 2019, il Pil dell’Emilia-Romagna è cresciuto del 6,9%, a fronte di un aumento del Pil nazionale dello 0,8%. Il merito è la vostra vocazione produttiva, ma questa deve essere sostenuta con adeguate infrastrutture materiali e immateriali“. A conferma di quanto ribadito da Draghi è importante evidenziare che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel Fondo Complementare il governo ha stanziato quasi 30 miliardi per favorire la digitalizzazione e la competitività delle imprese. Di questi, quasi 18 miliardi sono previsti per realizzare il programma Transizione 4.0. Oltre 2 miliardi riguardano gli investimenti ad alto contenuto tecnologico e per le politiche industriali di filiera, come il contesto economico e sociale che caratterizza il Distretto ceramico di Modena.
Una realtà economica importante, ritornata nuovamente alla ribalta delle cronache regionali dopo la richiesta della Consigliera Regionale Giulia Pigoni che ha presentato in Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna una risoluzione che chiede alla Giunta di continuare ad attivarsi presso il Governo per concretizzare le urgenti variazioni della disciplina ETS (Emission Trade System), il sistema voluto dalla Commissione Europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2. Tale sistema prevede la possibilità, per quei settori esposti alla concorrenza internazionale e al rischio di delocalizzazione produttiva, di usufruire di misure compensative quali il recupero dei maggiori costi dell’energia elettrica dovuti al meccanismo stesso.
I primi dati del 2021 confermano che la domanda di piastrelle è aumentata del 19% tra gennaio e marzo. Sono numeri che spiegano le ragioni delle battaglie decennali che le organizzazioni imprenditoriali, i Think tank economici e le associazioni di imprenditori legati alla Ceramica stanno portando avanti per salvaguardare la competitività del sistema, su cui anche il premier Draghi sarà chiamato a rispondere.