Gli analisti economici e gli esperti di commercio internazionale sono concordi nell’affermare che l’attuale situazione sociale ha mutato le metodologie di azione del commercio. A causa della pandemia, alcuni esercizi commerciali sono stati costretti a cessare o sospendere le loro attività, sulla base delle disposizioni imposte dai decreti governativi, oppure hanno dovuto rivedere i propri canali commerciali proponendo nuovi prodotti e servizi. Allo stesso modo abbiamo assistito ad un cambiamento nelle priorità di acquisto dei consumatori.
Secondo un recente studio di Netcomm, dall’inizio del 2020 ad oggi, 1.3 milioni di consumatori si sono convertiti ad acquisti on line in seguito alla pandemia. L’eCommerce è il settore che registra una crescita maggiore a livello mondiale (+55%), seguito da modern food retail (+23%) e vendita all’ingrosso di prodotti farmaceutici (+15%). Anche in ambiti come quello del fashion & lifestyle, il 77% dei merchant in rete ha dichiarato di aver acquisito nuovi clienti. Una vera e propria svolta epocale, quindi, che pare destinata a durare nel tempo e a modificare sostanzialmente non soltanto le abitudini dei consumatori italiani, ai quali acquistare online piace, ma anche le aziende che si trovano oggi dinnanzi alla necessità di rivedere i propri modelli organizzativi e di business, se vogliono davvero cogliere le opportunità commerciali offerte dal digitale. Le proiezioni di Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano, ci dicono che il settore conoscerà in futuro un incremento di circa il 55%, nonostante l’impatto della pandemia. Analisi che potrebbero spingere sempre più le imprese, anche quelle più piccole e tradizionali, a spostarsi sul digitale.
Nel 2020, nei comparti più sviluppati online, la penetrazione web vale il 40% nel Turismo e trasporti, il 34% nell’Informatica ed elettronica, il 29% nell’Editoria e il 15% nell’Abbigliamento. Nei comparti meno maturi, l’Arredamento e home living raggiunge il 13%, le Assicurazioni l’8% e il Food&Grocery l’1,7%. Ricordiamo che durante il lockdown, non è calato l’utilizzo dello smartphone per abilitare gli acquisti eCommerce. In valore assoluto, l’eCommerce B2c da smartphone sfiora i 15,7 miliardi di euro, con un incremento del +22% rispetto al 2019: il 51% degli acquisti eCommerce B2c è ormai realizzato attraverso tale dispositivo che tutti noi possediamo.
Mai come quest’anno, l’eCommerce ha svolto un ruolo determinante nella riprogettazione delle strategie di vendita e di interazione con i consumatori per fronteggiare la crisi del settore Retail post-pandemia. Sostanzialmente, se nel recente passato adeguarsi ai nuovi canali di vendita era importante, attualmente è divenuto necessario per continuare a vivere. Euromed International Trade affianca tutti i processi aziendali e commerciali per sviluppare e ottimizzare soluzioni informatiche per digitalizzare il business e renderlo più competitivo. Dalla piccola azienda artigianale alla grande realtà industriale, la realizzazione del web site multilingue integrato con altre piattaforme è una chiave per continuare a vivere. Inoltre, affiancare servizi All-in-one, completi di gateway di pagamento e conto corrente per acquisti in online sia in valuta fiat che cripto rappresenta una spinta in più per realizzare un progetto di e-commerce interamente incentrato sui bisogni del cliente.
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