Con l’avvicinarsi del nuovo anno, ritorna l’attenzione sul mondo delle fiere dopo il pessimo anno per il settore dovuto alla crisi sanitaria. La Camera di Commercio delle Marche prosegue con la sua attività di sostegno alle piccole e medie imprese marchigiane che prenderanno parte alle manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali che si svolgeranno nell’ultimo pentamestre 2020 (dal 1 agosto al 31 dicembre 2020). La domanda potrà essere presentata dal 4/01/2021 dalle ore 10.00 al 29/01/2021 alle ore 16.00. Ma questa è solo l’ultima di una serie di opportunità lanciate in diverse regioni.
La lettura congiunta, le analisi del reparto fieristico e le innumerevoli informazioni riguardanti le caratteristiche dei settori e quelle riguardanti le specifiche fiere porta a osservare che per i settori di eccellenza, che traiano la diffusione del made in Italy all’estero, con esportazioni rilevanti rispetto alla produzione complessiva, si registrano eventi italiani di grande rilevanza, soprattutto di caratura internazionale, in termini sia di espositori che di visitatori. Una sorta di promozione virtuosa che che si autoalimenta proprio sulla base di alcuni fattori di successo: il primo, dato dall’eccellenza del prodotto, e il secondo, dato dalla qualità elevata delle relative fiere, che nel corso del 2021 torneranno ad emergere e che quest’anno hanno visto una grande diffusione grazie alla promozione delle fiere virtuali, con uno sviluppo enorme di programmi di realtà aumentata.
Sostanzialmente, nonostante la crisi sanitaria, la fiere non si sono fermate e quello che ha bloccato la pandemia sanitaria è stato sviluppato dalla digitalizzazione e delle “fiere da remoto“. Un settore che merita attenzione è quello nautico. Nel corso degli anni, dall’analisi delle preferenze fieristiche, il Salone Nautico di Genova risulta al secondo posto a livello internazionale, dietro Boot di Dusseldorf, considerando il numero di espositori e di visitatori. Dusseldorf, pur se ubicata sulle rive del fiume Reno, giace nell’entroterra tedesco, a differenza di Genova, che è uno dei più antichi e importanti porti del Mediterraneo, oltre a essere locata in una regione con un’ importante vocazione turistica.
Come è noto l’export è una delle componenti più dinamiche dell’economia italiana e contribuisce, in un periodo non di certo florido per il Belpaese, a dare “respiro” al nostro sistema produttivo. In questo senso vi è una diffusa consapevolezza dell’importanza delle fiere in Italia tanto che, secondo l’AEFI, oltre il 75% delle imprese della Penisola le considera uno strumento fondamentale per il proprio sviluppo. Questa consapevolezza ha ottime ragioni d’esistere poiché si calcola che circa il 50% delle esportazioni italiane sia generato da contatti nati dalla partecipazione a manifestazioni fieristiche. Gli eventi fieristici italiani sono da sempre un importante veicolo dell’eccellenza della nostra struttura produttiva e contribuiscono a rafforzare la presenza sui mercati esteri delle nostre aziende, con ricadute positive anche sui livelli occupazionali. Con l’emergere delle fiere virtuali, lo sviluppo dell’innovazione e della tecnologia applicata al settore ha vissuto una nuova ripresa e rinascita.
Fare fiera oggi significa soprattutto avere come obiettivo quello di andare all’estero, offrendo all’espositore la possibilità di avere un presidio importante del mercato italiano e al tempo stesso essere il veicolo, a costi contenuti e con un abbattimento dei rischi, per il mercato straniero. Che sia una fiera nazionale o un evento internazionale, il team di Euromed International Trade è sempre pronto ad accompagnare ogni scelta strategica che le aziende intendono sviluppare in tale settore. La garanzia del successo di una fiera dipende principalmente dalla capacità di fare incontrare, virtualmente o fisicamente, mercati e persone in modo efficiente, concreto e altamente professionale. Individuare gli spazi, le parti da coinvolgere, i collaboratori esterni e mantenere i rapporti con i media, avere un’ottimale gestione dei lead, sviluppando al meglio la gestione delle attività di follow-up, con la possibilità di una fornitura del servizio “chiavi in mano”.
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