L’industria automobilistica sudafricana supporta in modo significativo l’economia nazionale, contribuendo al 6,4% del PIL nazionale nel 2019 e dando lavoro a più di 120.000 lavoratori. Il settore rappresenta il 14,3% delle esportazioni del paese e il 24% della produzione manifatturiera.
Il settore automotive è anche una fonte significativa di investimenti diretti esteri nel paese, con sette degli otto Original Equipment Manufacturers (OEM) che hanno investito 7,3 miliardi di euro nel 2019 e si sono assunti impegni per un ulteriori 40 miliardi di investimenti nei prossimi cinque anni.
Il cluster automobilistico sudafricano è uno dei più sviluppati dell’intero continente africano, e alcune delle più importanti case automobilistiche del mondo hanno impianti di produzione in Sudafrica, tra cui Toyota, Volkswagen, Nissan, BMW, Mercedes-Benz, Kia e Ford. I maggiori Original Equipment Manufacturers sono supportati da diverse centinaia di produttori di accessori e pezzi di ricambio che sono riusciti ad affermarsi nel settore nell’ultimo mezzo secolo.
Parte del motivo per cui così tanti marchi automobilistici multinazionali hanno scelto di stabilire e mantenere impianti di produzione in Sudafrica è che il transito su strada rimane il mezzo primario di trasporto di merci e persone in tutta la regione dell’Africa meridionale. Il paese ha attualmente più di 22.000 chilometri di strade e prevede di espanderli fino a 35.000.
Nel solo Sudafrica, il 23% della popolazione domestica utilizza principalmente il trasporto con veicoli privati. Di questo 23%, circa il 60% sono conducenti e l’altro 40% sono passeggeri. Inoltre, del 56% delle famiglie che utilizzano principalmente il trasporto pubblico, il 75% (il 42% dell’intera popolazione) fa uso di taxi minibus. Il governo sta portando avanti un programma per capitalizzare e modernizzare l’industria dei mini taxi al fine migliorare la sicurezza all’interno del settore.
Ad agosto 2019, risultavano registrati in Sudafrica un totale di poco più di 12,6 milioni di veicoli. Di questo totale, 7,4 milioni sono autovetture e station wagon e altri 2,6 milioni sono veicoli leggeri. Questo potrebbe suggerire un grande mercato potenziale per il tuning di motori e accessori, ovvero l’adattamento di un veicolo rispetto agli standard produttivi di serie per adattarlo alle proprie specifiche esigenze.
Nonostante l’industria automobilistica sudafricana rappresenti un traino per l’economia del paese, l’emergenza coronavirus ha frenato gli ambiziosi piani di crescita, riducendo i settori della produzione e della vendita al dettaglio di auto alla “modalità di sopravvivenza”. Nel 2018, il governo sudafricano aveva lanciato l’Automotive Masterplan, all’interno della sua strategia di sviluppo economico per rilanciare la crescita attraverso l’industrializzazione dopo anni di stagnazione, e per creare un gran numero di nuovi posti di lavoro entro il 2035. Ora l’industria automobilistica dovrà rivedere se ripartire da questa strategia, o adattarla al nuovo mondo post Covid.
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