Riconoscimento internazionale per la start-up e acceleratore estone Garage 48 che ha promosso il movimento globale Hack the Crisis, noto, nelle ultime settimane, agli esperti di tecnologica e alla comunità di sviluppatori di applicazioni e che con “Hack for Italy” ha dato vita ad un hackathon, evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica, tra i quali sviluppatori di software, programmatori e grafici.
Durante tale evento, guidato dal team leader Oleksandr Sasha Komarevych, si è ragionato su come affrontare la sfida tecnologica in rapporto all’emergere e al diffondersi del coronavirus. Obiettivo del team è stato quello di trovare soluzioni informatiche utili nella lotta al virus. All’evento competizione, svoltosi attraverso una “presenza da remoto”, hanno partecipato circa 1500 persone, 130 team e sono stati prodotti 55 progetti. Tra i vincitori del progetto ritroviamo anche gli italiani di “Promettoditornare“, che sostiene le attività in difficoltà delle imprese, e “Orainsieme” che offre attraverso la tecnologia supporto agli anziani. Tra i 15 finalisti, sono stati tre i progetti selezionati e premiati con 1500 euro, uno per ogni categoria, Save Lives, Save Business, Save Communities.
“Era la prima volta che organizzavamo una hackathon in remoto, la sfida non era tanto sui numeri quanto di gestione dell’evento, inoltre ci chiedevamo se si sarebbero formati team a distanza, tra persone che non si conoscevano” ha spiegato Oleksandr Sasha Komarevych, Team Lead dell’iniziativa. A decidere i nomi dei vincitori, valutando i tre parametri di impatto sociale, innovazione e fattibilità, è stata la giuria composta da cinque professionisti dell’innovazione in Italia: Sara Roversi (Future Food Institute), Davide Agazzi (Policy Advisor Milano\Brindisi), Gabriele Bellocchi (VP, Croce Rossa Italiana), Umberto Basso (Managing Director AKQA Italy), Oscar di Montigny (Founder Be Your Essence e Top Manager di Banca Mediolanum). Le presentazioni e le votazioni sono state trasmesse attraverso una diretta Facebook, che ha raggiunto più di 13 mila persone. Sviluppatori, designer, imprenditori, startupper, creativi: tutti sono stati chiamati a fare la loro parte per l’emergenza Coronavirus e con l’esempio dell’Estonia in materia di sviluppo di tecnologico. In molti sono stati coloro che hanno dato il proprio contributo, anche da casa, da qualsiasi paese o città d’Italia. Grazie ad un computer e una connessione a Internet, creatività e voglia di condividere le proprie idee partecipando, come dicevamo, ai lavori di Hack for Italy, svoltosi online dal 27 al 29 marzo. Gli innovatori italiani hanno lavorato in team alla ricerca di soluzioni sanitarie, economiche o sociali insieme a ricercatori e sviluppatori dalla Germania, Finlandia, Estonia, Lettonia, Polonia, Belgio e Danimarca.
La progettualità avvita e sviluppata intende continuare a produrre idee e proseguire nel percorso iniziato. Un esempio interessante è stato quello fornito da due team di mamme, che volevano fornire aiuto alla comunità e supporto ai genitori con i bambini a casa. Alla fine, si sono uniti in un unico gruppo di lavoro e hanno dato vita alla pagina Instagram “Bimbi a casa“. Tutti possono dare il loro contributo, anche da casa, con l’innovazione tecnologica, realizzando un sogno e dando vita ad applicazioni e processi informatici che possono aiutare la vita delle persone, delle famiglie e delle comunità in difficoltà. Notizie importanti in tempi di coronavirus.