Le favorevoli fluttuazioni delle quotazioni dell’oro, bene rifugio per eccellenza, sono dettate dalle tensioni internazionali, a partire dalla “guerra” dei dazi tra USA e Cina. Man mano che le tensioni commerciali Usa-Cina si sono intensificate e i rischi di una recessione globale sono aumentati, i trader hanno comprato oro in modo sempre più diffuso. In un anno si è verificata una vera e propria corsa all’oro che, stando alle ultime previsioni, potrebbe non essere neppure finita.
Ad analizzare l’andamento del prezzo del gold nel corso degli ultimi mesi è stato il quotidiano finanziario Milano Finanza secondo il quale nel corso dell’ultimo anno l’oro ha ricoperto appieno la sua “funzione” di bene rifugio. I numeri sono impressionanti: la quotazione legata all’oro oggi è superiore ai 1500 dollari l’oncia.
L’oro ha dalla sua il fatto di crescere di valore nei soli momenti di crisi e di rimanere pressoché stabile nei periodi di tranquillità o di crescita. Viene considerato un investimento più sicuro rispetto ad altre materie prime. La situazione italiana, caratterizzata da instabilità politica ed economica perenne, rende investire in oro un investimento per il futuro, un rifugio del proprio capitale da poter utilizzare in futuri investimenti e progetti.
Gli investimenti richiedono comunque un certo fattore di coscienziosità che non può essere ignorato, a prescindere dal campo in cui si investe. Ma va tenuto presente, altre sì, quali sono i propri obiettivi economici e temporali, cioè quanto si vuole guadagnare e in quanto tempo. Da lì è possibile trovare tutte le soluzioni più comode ed idonee alle proprie necessità.
Investire in oro è una delle scelte di investimento più diffuse tra chi ha dei risparmi e vuole trovare un modo sicuro per farli fruttare. Da sempre questa materia prima è considerata un bene rifugio e per questo motivo viene sfruttata dagli investitori a copertura della propria esposizione sui mercati.