Presentato a Napoli il XXXIII Rapporto ICE e l’Annuario 2019 Istat-ICE.
Il Rapporto ICE 2018-2019 “L’Italia nell’economia internazionale” è da tempo una delle pubblicazioni di riferimento sullo scenario economico mondiale, la presenza delle imprese italiane nei mercati internazionali e le loro performance.Studiosi e addetti ai lavori analizzano i dati sul commercio estero, le politiche commerciali e l’andamento degli scambi dell’Italia per Paesi, settori e Regioni, tenendo in considerazione le caratteristiche strutturali delle imprese esportatrici italiane, come l’alto numero di piccole e medie imprese nella proiezione internazionale, in confronto con gli altri principali paesi europei.
Il Rapporto, unica pubblicazione nel panorama italiano a farlo, contiene anche il quadro d’insieme e l’analisi delle politiche di supporto all’internazionalizzazione, da parte di tutti i soggetti e gli enti che vi concorrono.
Nell’edizione 2019, il Rapporto dedica un Focus alle fondamentali sfide che le imprese italiane devono affrontare ogni giorno: la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. Insieme al Rapporto viene presentato l’Annuario Istat-ICE, un’ampia raccolta di dati statistici aggiornati per Paesi, settori, Regioni relativamente a scambi di merci, servizi e investimenti esteri: l’Annuario rappresenta un indispensabile strumento di lavoro sul tema del commercio estero dell’Italia per cittadini e imprese.
“Questo Rapporto è l’occasione per riaffermare l’importanza dell’export come driver fondamentale per la crescita economica del nostro Paese, nonché l’eccellenza dell’offerta del Made in Italy” ha affermato Carlo Maria Ferro, presidente di Ice Agenzia.
“Nonostante un contesto del commercio mondiale caratterizzato da dinamiche frenanti, l’export italiano è infatti aumentato del 16,9% nel periodo 2008-2018, sebbene il Pil italiano a fine anno scorso fosse ancora del 3.1 per cento inferiore al precrisi. Inoltre, nei primi mesi del 2019, secondo dati Istat, la crescita dell’export italiano è stimata del 4 per cento sull’analogo periodo dell’anno precedente. E, sempre nel 2018, vediamo che nel nostro Paese le esportazioni sono cresciute del 1.9 per cento, mentre le importazioni del 2,3 per cento. La propensione all’export dell’Italia e poi in crescita: il rapporto export/Pil è oggi del 32,1%, in linea con Spagna e Francia, ma inferiore alla Germania, in aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2010”, ha ribadito il presidente Ferro.
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha partecipato ai lavori di Napoli intervento sulle proposte del sistema paese e analizzando la presentazione del rapporto Ice sul commercio estero.
Di estremo interesse quanto ribadito da Michele Geraci sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico:
“Dove andiamo con le nostre missioni? Andiamo dove c’è mercato e dove le imprese italiane possono contare. Siamo state due volte in Cina e quest’anno torneremo. Le nostre imprese hanno difficoltà in Asia ed è per questo che vogliamo sviluppare una strategia che divida i paesi in due gruppi. Paesi dove sono importanti come il mercato europeo e quello americano e una strategia satellitare dove dobbiamo agire con nuovi strumenti, come in Vietnam, e in tutta l’Asia. Il nostro export deve emergere di più. In Giappone facciamo 7 miliardi e in Korea 5 miliardi. Ed è troppo poco. Inoltre, ricordiamo che il sud deve fare di più. Siamo troppo indietro“.
Carlo Maria Ferro, presidente di Ice Agenzia ha illustrato anche le preoccupazioni e i calcoli relativi al commercio in Europa, in rapporto al rischio Brexit, per le imprese italiane:
“Assistiamo ad un’interessante ripresa dei consumi interni. Se vediamo il ruolo che l’export ha svolto in Italia, soprattutto negli anni della crisi, notiamo che siamo crescenti all’estero e invece stabili nell’economia interna. Un incognita che tutti dobbiamo considerare è il rischio Brexit. Se analizziamo le imprese esportatrici nel Regno Unito le nostre imprese sono quasi 20.000. Un mercato importante ma non è un mercato che prevale. Le controllate italiane nel Regno Unito sono 1000 e gli impiegati nel settore sono 70.000. Le multinazionali inglesi in Italian sono quasi 1.500. Inoltre, attenzione al Meridione italiano. Le esportazioni del Mezzogiorno sono crescite nel 2018 del 5,5% a un tasso superiore alla media nazionale. C’è un problema di sviluppo e valorizzazione del Meridione ma esistono visioni e proposte che possono agevolare e far apprezzare i prodotti e i servizi provenienti dal Meridione. Noi cerchiamo di raccogliere informazioni in maniera accurata riducendo al minimo l’incombenza per le imprese, come il sistema dei registri integrati. Nuove tavoli e indicatori da considerare per le prossime edizioni dell’annuario sono al centro della nostra analisi”.
Molto atteso il confronto tra le eccellenze imprenditoriali del Meridione italiano che ha visto la partecipazione di Mariarita #Costanza, Gruppo #Zucchetti, Giuseppe De Martino, Amministratore #Ecobrake, Armando De Nigris, gruppo De Nigris e Carlo Palmieri, Vice presidente Pianoforte Holding. La tavola rotonda è stata moderata da Francesco Piccinini, direttore di Fanpage.it.