Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra la Repubblica italiana e il Canada in materia di mobilità giovanile, costruito nel corso di alcuni incontri a Roma e a Ottawa l’11 dicembre 2020, a Roma il 20 gennaio 2021 e a Toronto il 3 febbraio 2021.
L’Accordo riveste notevole importanza nel quadro dell’ulteriore rafforzamento delle opportunità di formazione professionale per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Sostituirà il vigente “Memorandum d’Intesa” del 2006, estendendo per la parte italiana il permesso di lavoro a 12 mesi e inserendo due nuove categorie di partecipanti:
– Young Professionals, dedicato a coloro i quali, già in possesso di un titolo di studio post-secondario (equivalente a una nostra laurea triennale), intendano acquisire una esperienza lavorativa professionale nel Paese ospite;
– International Co-op rivolto a studenti che, al fine di completare il proprio corso di studi post-secondario, intendano effettuare un tirocinio curricolare su materie correlate al proprio percorso di studio presso un’azienda operante nel Paese ospite.
– Working-Holiday rivolto a coloro che desiderano ricevere un permesso di lavoro aperto che consente loro di lavorare ovunque nel paese ospitante nel corso di un viaggio.
Canada e Italia sono partner di lunga data per la mobilità giovanile avendo già firmato un accordo per la prima volta nel 2006.
Benché la pandemia abbia portato con sé l’adozione di una serie di misure temporanee come, ad esempio, le restrizioni relative ai viaggi, l’accordo offrirà nuove possibilità di viaggio e di lavoro allorché le condizioni lo permetteranno. Per il momento, solo i giovani che hanno un’offerta di lavoro attuale e valida possono entrare in Canada nel quadro del programma EIC.
«Sono molto contento – ha dichiarato in proposito il ministro canadese per l’immigrazione, Marco Mendicino – di aver potuto concludere questo accordo con l’Italia che offrirà ai giovani canadesi e italiani ancora più possibilità di vivere, viaggiare e lavorare all’estero allorché sarà sicuro farlo. Vivamo in un mondo sempre più interconnesso dove l’innovazione viene spesso da persone che hanno viaggiato molto, che apprezzano le altre culture e che sono aperte a nuove idee, prospettive e modi di fare. Tutto ciò contribuisce a rinforzare i legami tra il Canada e l’Italia».
«Questo accordo – gli fa eco il Ministro Luigi Di Maio – volto a rinforzare lo scambio d’esperienze e di conoscenze tra cittadini italiani e canadesi e a creare nuove possibilità di formazione professionale, risponde ad un bisogno profondamente sentito dai giovani di oggi. Sono certo che contribuirà a rinforzare ancora di più le relazioni bilaterali già eccellenti tra i due stati».