Sviluppare nuovi accordi energetici per la rinascita del Mediterraneo. I rappresentanti dei paesi membri dell’East Mediterranean Gas Forum (Emfg) tornano a discutere su come intraprendere nuovi approcci energetici, sviluppando nuove idee di accordi energetici in un Mediterraneo che diviene sempre più traballante e che vede l’accentuarsi degli scontri tra Grecia, Cipro e Turchia.
I paesi dell’East Mediterranean Gas Forum si sono riuniti al Cairo per assistere alla firma di una Carta, in base alla quale il forum sarà trasformato in un’organizzazione internazionale regionale. Lo ha annunciato il ministero del Petrolio egiziano in una nota inviata alle agenzie stampa internazionali. Il forum include Egitto, Cipro, Grecia, Israele, Italia, Giordania e Autorità nazionale palestinese. L’East Mediterranean Gas Forum, istituito a gennaio 2019, è un’iniziativa di diplomazia economica che annovera diversi paesi compratori, acquirenti, intermediari o coinvolti nelle politiche energetiche legate al quadrante del Mediterraneo Orientale. L’Italia è rappresentata dal Sottosegretario allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, che ha partecipato all’ultima riunione con un collegamento in videoconferenza. Tale riunione ha visto la partecipazione di numerosi diplomatici e ambasciatori dei Paesi membri, tra cui l’ambasciatore d’Italia Giampaolo Cantini.
Lo scorso 16 gennaio i rappresentanti dei paesi membri hanno firmato un accordo quadro per trasformare l’East Mediterranean Gas Forum un’organizzazione internazionale regionale. La trasformazione dell’East Mediterranean Gas Forum giunge in un momento di tensione nel Mediterraneo orientale che rende necessario sviluppare nuovi accordi energetici. Le riserve di gas nel Mediterraneo orientale sono state scoperte abbastanza recentemente e sono in molti a pensare alla ricchezza del territorio. Dopo i giacimenti israeliani di Tamar e Leviatano, scoperti rispettivamente nel 2009 e 2010, nel 2011 è la volta di Afrodite al quale segue, nel 2015, il maxi-giacimento egiziano Zohr. Si tratta, però, di una porzione di mare ancora largamente inesplorata, tanto che oggi nessuno è in grado di fornire una stima attendibile delle risorse presenti nell’area. Ne è la dimostrazione una nuova scoperta, risalente a febbraio 2019, nelle acque territoriali di Cipro: un giacimento, denominato Glaucus-1, le cui prime perforazioni hanno stimato una portata tra i 142 e i 227 miliardi di metri cubi di gas, che andrebbero quindi ad aggiungersi ai 307 miliardi di Tamar, ai 605 di Leviatano, ai 129 miliardi di Aphrodite e agli 850 miliardi di Zohr.
La creazione di un’organizzazione finalizzata a favorire la cooperazione energetica tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo orientale potrebbe dare nuovo slancio al gasdotto EastMed, un progetto che vede il sostegno dell’Unione Europea tanto da definirlo un progetto di “interesse comune”. Il gasdotto dovrebbe trasportare in Europa, attraverso Grecia e Cipro, il gas proveniente dai giacimenti di Israele. Nonostante l’indubbio peso geopolitico di questo progetto, ragioni di natura economica, tra le quali l’elevato costo in relazione alla capacità hanno portato sino ad ora a non dedicare moltissima attenzione al progetto.
Ad inizio gennaio Grecia, Israele e Cipro si sono incontrati ad Atene per siglare un accordo per l’avvio dei lavori di costruzione del nuovo gasdotto sottomarino, ma la strada verso la sua effettiva realizzazione sembra essere ancora lunga, nonostante diventi sempre più appetibile sia per le numerose scoperte di giacimenti sia per superare i problemi energetici causati dalla Turchia, senza dimenticare il nuovo protagonismo dell’East Mediterranean Gas Forum. Nuove opportunità per le imprese del Mediterraneo interessate ad investimenti nel settore energetico, nel mondo del trasporto del gas e della logistica legata a tale sviluppo. Definire limiti e potenzialità delle aziende, definendo e rappresentando la scena in cui si andrà ad operare, coinvolgendo i dipendenti e comprendendo le opportunità di business può essere una nuova occasione. A tal riguardo Euromed Internazional Trade sta sviluppando nuovi accordi economici e di cooperazione con realtà legate al mondo di Israele, che insieme all’intero Mediterraneo orientale rappresenta una prospettiva allettante.
L’obiettivo di Euromed International Trade è quello di incentivare il corretto posizionamento delle aziende verso i nuovi mercati di interesse, attraverso la selezione di nuovi fornitori, servizi e opportunità.