La Camera di commercio di Salerno stila un importante rapporto sullo stato dell’occupazione e del lavoro in Campania. Il dossier analizza il mercato del lavoro campano, stimando l’impatto dell’emergenza sanitaria sul sistema produttivo e ipotizzando possibili strategie future, funzionali ad un contenimento della recessione economica determinata dalla pandemia. Dal report viene evidenziato che nonostante gli impatti più gravi della pandemia si siano verificati non nelle attività manifatturiere ma in settori ad alta intensità di relazioni personali come ad esempio il turismo, molte imprese hanno riscontrato più di una criticità come la contrazione della domanda e minori flussi di cassa per l’aumento dei prezzi delle forniture e delle materie prime.
In linea con gli obiettivi strategici previsti dal PNRR andranno indirizzate risorse verso il sistema produttivo per promuovere investimenti rivolti ai temi della sostenibilità e della digitalizzazione, favorendo in tal modo un rilancio dell’occupazione, soprattutto di quella giovanile e femminile che presentano situazioni di maggiore disagio, anche nel confronto con gli altri Paesi Europei. Inoltre, sarà essenziale il rapporto scuola-mondo dell’impresa per risolvere il mismatch che, tanto spesso, si crea tra domanda e offerta di lavoro. Indispensabili saranno le riforme e le semplificazioni degli adempimenti burocratici, volte a consentire un realizzo degli investimenti in tempi rapidi.
“Abbiamo fortemente voluto questa indagine perché riteniamo che, ad un anno dall’inizio della pandemia, sia necessario avere una fotografia chiara e precisa dell’impatto che ha avuto sul sistema economico e produttivo campano. L’auspicio è che questo studio possa contribuire a prefigurare nuove prospettive per il “dopo”, che tengano conto dei giovani che, insieme alle donne, hanno pagato il prezzo più alto della crisi. I dati emersi dal Rapporto una strada la tracciano. Per favorire la ripresa occupazionale in relazione a specifiche potenzialità del territorio campano, occorre investire su cultura e blue economy, un innovativo modello di sviluppo economico basato su durabilità, rinnovabilità e riutilizzo, che punta a rivoluzionare le nostre attività produttive e ad azzerare le emissioni inquinanti“, ha ribadito il presidente della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete. L’elaborazione delle strategie passa soprattutto attraverso la ricerca degli strumenti più adeguati per la ripresa produttiva e l’individuazione dei settori considerati trainanti, tra cui quelli della green economy e più in generale dell’innovazione dei sistemi produttivi per intercettare le richieste del mercato e la domanda di qualità.
La Regione Campania deve riscrivere il proprio futuro economico e commerciale scrutando con attenzione le opportunità provenienti dalle Zone Economiche Speciali, dalla digitalizzazione del sistema produttivo e dalla definizione dei percorsi attuativi degli interventi previsti dal piano di investimenti del recovery plan che coinvolga concretamente le Regioni. Una priorità nei programmi della Regione Campania, nella consapevolezza che le criticità che caratterizzano in questa fase storica l’occupazione si superano attraverso il miglioramento progressivo della competitività delle aziende territoriale puntando anche sui processi di export, promozione dei prodotti all’estero e all’innovazione dei processi industriali.