Federconsumatori ha richiesto formalmente a Bankitalia e Ivass di estendere alle controversie in campo assicurativo il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario. Imprese del Sud, appoggia l’iniziativa da estendere anche alle PMI.
Parità di trattamento tra i clienti del settore bancario e quelli delle assicurazioni (non Rc auto): Federconsumatori ha proposto di estendere anche alle controversie in ambito assicurativo il ricorso allo strumento dell’Arbitrato Bancario Finanziario (ABF), al fine di equiparare il trattamento dei due ambiti.
L’associazione ha rivolti la propria istanza a Bankitalia ed Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, che dal 1° gennaio ha sostituito l’Isvap.
Nel settore bancario è ormai da diversi anni che si ricorre con successo, nel caso di controversie bancario, all’ABF – Arbitro Bancario Finanziario, che opera presso la Banca d’Italia.
Ricorrervi anche in campo assicurativo potrebbe apportare benefici tanto per i consumatori quanto per gli operatori in un’ottica di maggiore trasparenza, qualità e competitività.
Fino ad oggi, invece, il cliente sottoposto ad arbitrato classico (obbligatorio in tutti i contratti di assicurazione) deve seguire un processo lungo ed oneroso, impegnandosi economicamente per onorare la parcella del proprio arbitro e la metà dei costi relativi ad un terzo arbitro imparziale.
Di conseguenza nella maggior parte dei casi, i clienti che cadono in controversia preferiscono rinunciare alla rivalsa nei confronti della compagnia assicurativa, scoraggiati dai costi e dai tempi per raggiungere la soluzione sperata.
Il ricorso all’ABF o alla Camera di Conciliazione Consob (Conciliatore Bancario in caso di prodotti finanziari) potrebbe contribuire a riformare il settore una volta per tutte.