Riforma del Lavoro, questa sconosciuta: le PMI italiane perdono incentivi e opportunità e rischiano di non essere più in regola con le norme vigenti su contratti, assunzioni, ammortizzatori sociali e adempimenti. Indagine Confcommercio.
Ancora una ricerca che attesta come le PMI non conoscano affatto la Riforma del Lavoro del ministro Fornero, che ha rivoluzionato da oltre 6 mesi il mercato del lavoro e per questo non ne applicano le regole.
Oltre il 50% delle 200 piccole e medie imprese del territorio interpellate non conosce la Riforma «e non hanno né il tempo né le risorse per aggiornarsi in materia di lavoro». Tra le micro-imprese (con meno di 5 dipendenti) la percentuale sale addirittura all’80%.
È indubbio che serva più informazione, soprattutto considerando che il 64% delle PMI non conosce le nuove formule per le assunzioni agevolate né i meccanismi della cassa integrazione.
Le norme più conosciute e messe in pratica sono quelle legate alla sicurezza sui luoghi di lavoro: il 78% delle PMI è in regola con il DVR o l’autocertificazione richiesta.
Dal sondaggio è inoltre emerso che per il 90% delle imprese la Riforma del Lavoro non ha prodotto alcun cambiamento nei rapporti di lavoro, ma sono aumentati i problemi legati ai lavori a chiamata.
La ricerca è stata presentata durante il convegno dal titolo “Il Mercato del lavoro: orientarsi in un mondo che cambia”, dal quale è emerso che nelle PMI sono i titolari ad occuparsi delle questioni di lavoro (in 2 PMI su 3), che dunque dovrebbero essere i primi ad aggiornarsi sulle nuove normative in tema di lavoro.
«Le conseguenze possono essere sia problemi per il mancato adeguamento delle imprese a quanto previsto dal legislatore – soprattutto in materia di ammortizzatori sociali – sia la perdita di opportunità provenienti da incentivi statali e regionali», spiega Confcommercio.
tratto da pmi.it