Affrontare i problemi del Mezzogiorno per far volare l’export italiano, anche all’interno dei propri confini: a proporre questa visione è l’economista Fabrizio Galimberti attraverso un interessante editoriale pubblicato nel Quotidiano del Sud, che proprio della questione meridionale ha sempre fatto una battaglia civile.
Secondo l’editorialista del Sole 24 Ore ed ex consigliere del ministro del Tesoro, con le risorse del Recovery Fund l’Italia ha un’occasione unica per sostenere gli affari delle proprie imprese investendo nella crescita di un territorio le cui potenzialità valgono tre volte il nostro volume di esportazioni odierno.
Parliamo del Sud Italia, un territorio ricco di potenziale incompiuto e segnato dall’emergenza Covid, la cui crescita può rappresentare il migliore affare possibile anche per le imprese del nord attraverso una crescita del mercato interno e una nuova internazionalizzazione entro i nostri confini.
Intervenire con misure forti per risolvere il divario tra nord e sud in termini di disoccupazione, reddito pro capite, infrastrutture e produttività consegnerebbe all’Italia un nuovo mercato di sbocco, esterno e allo stesso tempo interno, del quale beneficerebbero per primi, oltre agli stessi cittadini meridionali, anche i loro cittadini settentrionali, che troverebbero dentro all’Italia stessa, verso il Mezzogiorno, i più vicini potenziali acquirenti dei loro prodotti industriali e artigianali, oltre che i migliori partner strategici per promuovere il made in Italy nel mondo e, perché no, la migliore area geografica nella quale realizzare nuovi investimenti a condizioni agevolate.
Trasformare allora quella che alcuni vedono in maniera distorta come una “palla al piede” in una fonte inestimabile di ricchezza è allora possibile, e non c’è migliore occasione delle risorse liberate dall’Europa per iniziare a farlo. Perché – come sostiene Galimberti – non c’è miglior soluzione per affrontare la spartizione delle fette di una torta facendo semplicemente una torta più grande, per tutti.