La quarta rivoluzione industriale ha il potenziale per trasformare l’economia africana, aumentando la sua produttività e migliorando il suo commercio globale, portando effetti positivi per il benessere dei cittadini africani.
Il contrario è accaduto invece in passato, quando l’Africa non ha beneficiato pienamente delle precedenti rivoluzioni industriali, e questo ha indebolito la sua posizione rispetto ai concorrenti internazionali. Per questo motivo, il continente africano deve cogliere le opportunità offerte dalla 4IR, e il Sudafrica in questo senso può fare da traino.
Ad oggi il Sudafrica è il paese più avanzato del continente in termini di innovazione e tecnologia. Nonostante la sua lentezza nell’abbracciare la quarta rivoluzione industriale, vanta uno dei più grandi ecosistemi innovativi del continente.
Il Paese si sta avvicinando sempre più ai settori della quarta rivoluzione internazionale, come l’intelligenza artificiale, la robotica, i droni, la produzione additiva e l’Internet delle cose. Tuttavia, la strada è ancora lunga e, tra questi settori, quello che sembra essere il più competitivo in Sudafrica è l’Additive Manufacturing, che permette alle PMI del settore manifatturiero di svolgere i loro compiti in modo più rapido, efficace e preciso. Nell’ambito della manifattura, invece, la tecnica innovativa più usata è quella della stampa 3D.
In termini di implementazione della 4IR, il Sudafrica presenta sia punti di forza che di debolezza. Da un lato, il paese ha un forte sistema finanziario e bancario, un solido sistema giuridico e una politica estera volta all’internazionalizzazione e alla collaborazione con altri paesi. Dall’altro lato, alcuni aspetti devono essere migliorati, come l’inefficienza della burocrazia, le politiche occupazionali e una forza lavoro sottoqualificata. Esiste anche un problema di alfabetizzazione digitale e di competenze, che sono chiaramente il risultato del lungo e travagliato processo di stabilizzazione politica che Sudafrica ha vissuto fino agli anni Novanta.
Tuttavia, il Sudafrica ha raggiunto progressi tecnologici, digitali e innovativi che sono
sono stati il risultato del desiderio del governo sudafricano di competere con il resto del mondo per la 4IR.
Alcuni di questi risultati sono i seguenti:
– Dal 2016, il governo ha adottato la strategia di Additive Manufacturing che incorpora e integra le nuove tecnologie nel settore
– Dal 2017, il Dipartimento del Commercio e dell’Industria sudafricano ha assegnato un
ruolo alla produzione industriale associata alle tecnologie digitali emergenti
– Dal 2019, la Commissione presidenziale sulla quarta rivoluzione industriale sta
lavorando per approfondire i benefici e le strategie che meglio si adattano al Sudafrica nei campi associati alla quarta RI.
Questi risultati e il sostegno del governo hanno permesso al Sudafrica di avanzare
significativamente in termini di 4IR. Per esempio, il Sudafrica ospita la più grande stampante 3D del mondo – chiamata Aeroswift – che fa parte di un progetto di collaborazione tra il CSIR e l’Aerosound Innovation Centre, e viene utilizzata per creare componenti per aziende dell’industria aerospaziale.
Inoltre, in Sudafrica si stanno sviluppando tecnologie innovative nel settore dei droni, per
l’Internet delle cose e l’uso di Big Data.
L’industria sudafricana 4.0 si concentra nei seguenti sette settori:
1. Additive Manufacturing
2. Intelligenza Artificiale
3. Internet of things
4. Cloud Computing
5. Big Data Analytics
6. Servizi basati su Internet
7. Aerospazio
Ciononostante, il Sudafrica sta ancora vivendo una terza rivoluzione industriale, e molte
industrie della quarta rivoluzione devono ancora essere esplorate. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità per le aziende italiane che hanno già esperienza nei settori della 4IR e che sono pronte ad espandere il loro business in paesi dove c’è ancora molto da fare in termini di di tecnologia e innovazione.
Il fiore all’occhiello della produzione italiana di macchinari e tecnologie, combinato con la mancanza di automazione e innovazione in alcune province sudafricane, può portare a nuove collaborazioni e interscambi.
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