Sabato 23 novembre il decreto “Resto al Sud” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale con le modifiche che ampliano notevolmente la platea dei beneficiari degli incentivi.
A breve, infatti, potranno fare richiesta delle agevolazioni tutti i residenti delle regioni del Sud, fino a 46 anni, che vogliono intraprendere una nuova attività imprenditoriale. Inoltre la misura, che è stata fino ad ora appannaggio delle imprese, è estesa anche ai professionisti.
“Sono soddisfatto di vedere finalmente operativo questo decreto molto atteso” commenta il Ministro Provenzano. “Resto al Sud – continua – è una misura che funziona, partita nel 2017, che ha già supportato la nascita di oltre 4.000 nuove imprese. Estendendolo sia dal punto di vista anagrafico che da quello delle attività, abbiamo voluto dare un’iniezione di fiducia al Mezzogiorno, perché le nuove generazioni devono essere libere di andare, ma devono avere anche l’opportunità di tornare o di restare nel proprio territorio. È quel “diritto a restare” di cui parlo dal mio insediamento, che ha bisogno di un cammino di sviluppo molto lungo, per il quale oggi, anche grazie a questo decreto, abbiamo fatto un piccolo passo avanti”.
Resto al Sud è l’incentivo, gestito da Invitalia, che sostiene la nascita di nuove piccole imprese nelle regioni del Mezzogiorno, attraverso un contributo a fondo perduto e una parte di finanziamento bancario.
Partito nel gennaio 2017, con una dotazione finanziaria di 1.250 milioni di euro, Resto al Sud ha già supportato la nascita di oltre 4.000 nuove imprese attraverso gli incentivi forniti ai beneficiari.