Un’economia globale fiorente ha bisogno di un commercio che guidi la crescita, l’innovazione e l’occupazione. È l’unico modo per vivere in una società sviluppata, equilibrata ed equa. Anche i più forti sostenitori del libero scambio sono consapevoli che il sistema necessita di meccanismi per favorire la cooperazione, promuovere il coordinamento e l’integrazione, evitare guerre commerciali o militari, e risolvere le controversie in modo pacifico. Ed è chiaro che il sistema sta fallendo i suoi obiettivi. Per questo l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ha quindi bisogno di essere riformata per migliorare il suo funzionamento e guidare il progresso globale.
L’ordine economico e commerciale stabilito dalla seconda guerra mondiale sta per finire. Gli Stati cercano ora di tutelare i rispettivi interessi politici ed economici attraverso tariffe e altre misure protezionistiche. Queste nuove guerre commerciali paralizzano il sistema e minacciano l’efficacia di organismi internazionali come l’OMC, istituita per rafforzare un sistema commerciale multilaterale. È essenziale pertanto un aggiornamento dei suoi principi e obiettivi, affinché tutti i paesi e gli attori in campo mostrino flessibilità e costruiscano il consenso per superare la sua stagnazione. Abbiamo bisogno di un sistema che assicuri l’equa distribuzione dei benefici del commercio internazionale, garantendo lo sviluppo dei paesi più in difficoltà.
Per affrontare le nuove sfide, è necessario un nuovo impulso in grado di rivitalizzare il sistema multilaterale, perché in questo nuovo mondo post-pandemico il potere è diffuso e le relazioni internazionali stanno diventando imprevedibili.
Le politiche protezionistiche e i sentimenti nazionalisti si scontrano con la realtà della globalizzazione, che non può essere fermata, ma deve essere più inclusiva, sostenibile e deve creare posti di lavoro.
Serve una nuova OMC che abbia chiarezza di visione, strategia e pragmatismo. Problemi come il cambiamento climatico, la sicurezza geopolitica, le epidemie, la sovrappopolazione, la disuguaglianza, la fame, le migrazioni o la disoccupazione richiedono approcci collaborativi che possono essere risolti solo su scala globale. Questi problemi sono infatti interconnessi e non possono essere risolti con soluzioni provvisorie.
Eppure, mai nella storia recente si sono verificati cambiamenti così impattanti. Per affrontare queste nuove sfide, è necessario un nuovo impulso per rivitalizzare il sistema multilaterale. Una OMC rafforzata sostenuta da regole inclusive che promuovano il commercio, lo sviluppo delle imprese e gli investimenti può giocare un ruolo importante nella ripresa dell’economia globale.
La natura dei problemi che affrontiamo oggi è tale che nessun singolo paese può affrontarli da solo. In un mondo interconnesso, gli sviluppi in un paese o in una regione possono avere un impatto significativo su tutti gli altri. Non c’è commercio migliore della giusta azione. Perché il commercio non è un’arma di affermazione, ma uno strumento di pace e prosperità.
Articolo di Anwar Zibaoui, Coordinatore generale di ASCAME