Si è svolto presso il Palazzo dei Congressi Kursaal della Repubblica di San Marino, il convegno di lancio del “Tavolo Territoriale per il Turismo” organizzato con la collaborazione di 106 comuni italiani di Marche e Emilia-Romagna. L’iniziativa è stata promossa dal Ministro del Turismo di San Marino Federico Pedini Amati e ha visto la presenza del Sottosegretario al Turismo Lorenza Bonaccorsi e di decine di sindaci. Il Ministro Federico Pedini Amato e la Sottosegretaria Bonaccorsi hanno rilanciato l’importanza della sostenibilità e del coordinamento tra istituzioni per implementare il lavoro delle Nazioni Unite sul turismo e l’occupazione sostenibile. Iniziative e prospettive condivise dalle decisioni dell’Unione Europea, per investire in un vero rilancio del Turismo anche attraverso la formazione e l’innovazione tecnologica e digitale.
Il progetto si propone di creare una rete in grado di coordinare un’offerta turistica “capace di valorizzare le comuni eccellenze di un territorio vasto, unico e ricco di opportunità di vacanza, sport e cultura”, si legge in una nota stampa inviata dal Ministero di San Marino. Un programma che vede il sostegno del Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, e che gode della totale fiducia dell’Organizzazione Mondiale per il Turismo (UNWTO). Un approccio innovativo che consentirà di condividere valori e ideali, in linea con le indicazioni della Commissione Europea, che invitano a guardare al futuro del turismo e a renderlo più resiliente e sostenibile e che consentirà di generare benefici non solo per le imprese della filiera turistica ma anche per l’intera comunità locale.
Un modello di cooperazione, quello di San Marino, che può divenire transnazionale, coinvolgendo le imprese del territorio e valorizzando la promozione turistica secondo le logiche della sostenibilità e della tutela del territorio, combattendo, innanzitutto, l’inquinamento da plastiche e da micro-plastiche che una sana cooperazione tra le filiere turistiche deve intraprendere. L’evento rappresenta un passaggio storico nelle relazioni fra i territori limitrofi, dando l’avvio al progetto che vedrà in tempi brevi la sua realizzazione e la definizione delle offerte turistiche comuni, sostenute da un’attività di marketing digitale territoriale evoluto.
Un progetto innovativo sia per l’approccio metodologico, sia per la scelta di puntare fortemente su un valore comune dell’intero ambito, che è quello che si identifica nell’ambiente, attraverso il quale si sviluppano percorsi ed itinerari da effettuare in modalità slow e green.
Quello che è emerso dal confronto tra le due Repubbliche è l’assoluto valore di un progetto che vuole dar vita ad un “sistema aggregato di valore turistico”, una finalità declinata in una serie di obiettivi generali e di iniziative da portare avanti nel proseguo dei lavori sul turismo che non ha intenzione di fermarsi al confronto, ma vuole sviluppare, invece, una serie di attività che accelerino la sfida dei territori attraverso la cooperazione interna, l’integrazione e la sistematizzazione delle opportunità, e ciò è realizzabile solo mettendo al centro del sistema il territorio stesso e le eccellenze.
Un progetto che prende avvio dalla necessità di avviare un nuovo modo di vivere il “patrimonio e il territorio”come incubatore di innovazione e di valorizzazione delle eccellenze, nella consapevolezza che i modelli utilizzati per la valorizzazione turistica non sono più sufficienti a rispondere alle esigenze della comunità turistica ed economica dei territori.
Ricordiamo che nel corso del lockdown l’accesso e l’utilizzo degli strumenti digitale applicati ha subito un’estrema accelerazione. Risulta evidente l’importanza di potenziare la formazione degli operatori legati all’ospitalità affinché possano sviluppare competenze digitali e raccogliere a pieno potenziale le applicazioni delle nuove tecnologie nel settore, soprattutto in termini di data, big data, data analytics, fidelizzazione e nuove forme di comunicazione. Fondamentale è la riqualificazione dell’offerta e dei piani di studio delle università, incrementando anche il numero di master e corsi di alta formazione dedicati al settore comunicazione e turismo, affinché si possa generare professionisti esperti in grado di far accrescere nel migliore dei modi i vari settori del turismo sia nel breve periodo ma anche nel medio lungo termine. San Marino ha lanciato la sfida.