Dal 2016, l’accesso delle merci del Ghana ai mercati europei ha permesso la crescita dei rapporti commerciali tra le due realtà geopolitiche. La notizia della recente liberalizzazione per l’export europeo crea ulteriori aspettative di sviluppo economico e diversificazione commerciale, generando implementazione degli scambi sia per il Ghana che per la stessa Unione europea. Attualmente, la sfida degli analisti economici e degli export manager è quella di creare migliori opportunità economiche per le imprese europee interessate ad investire in Ghana e ad avviare stabilimenti per la produzione e diffusione di prodotti e servizi all’interno del grande mercato africano, generando ulteriori sollecitazioni all’economia all’interno della grande area di libero scambio del continente africano. Inoltre, nel caso di esportazioni, per beneficiare delle agevolazioni daziarie, i prodotti spediti in Ghana dovranno rispettare le specifiche regole di origine e l’esportatore dovrà possedere, ed eventualmente esibire su richiesta delle autorità competenti, le relative prove di origine, come previsto nell’Accordo di partenariato economico. La crescita della cooperazione commerciale tra le due realtà faciliterà le riforme intraprese del sistema fiscale internazionale, migliorando il contesto imprenditoriale tra Europa e Africa e promuoverà lo sviluppo di ulteriori settori della produzione in Ghana.
In Ghana è presente una dinamica comunità imprenditoriale italiana operativa nei settori dell’edilizia, della produzione e commercializzazione di cacao e legname. Nonostante non siano originarie della Dieta Mediterranea, il consumo di caffè e cacao appartiene alla cultura culinaria di intere regioni europee, del Mediterraneo, della nostra Penisola e il drastico declino della produzione di cacao e caffè significherebbe anche cancellare il patrimonio culturale che accompagna queste due colture. Cacao e caffè sono ormai parte integrante della cultura culinaria del bacino mediterraneo, dove vengono consumati e utilizzati quotidianamente nella produzione alimentare, dolciaria e nelle cucine di tutta Italia. Circa il 70% del caffè del mondo e il 90% dell’approvvigionamento globale di cacao, infatti, provengono da piccoli agricoltori in Africa, Asia e America Latina. Il Ghana è il secondo produttore mondiale di cacao, ma nel Paese sono pochi gli impianti di trasformazione tali da permettere l’esportazione di un prodotto a più alto valore aggiunto. Carenti sono anche gli impianti di trasformazione del caffè e dello zucchero. Il Ghana è produttore di frutta tropicale di buona qualità, ma scarseggiano impianti di trasformazione per la produzione di conserve, succhi e frutta essiccata.
Oltre l’agroalimentare, investimenti recenti spaziano dal settore degli idrocarburi (Eni), negli impianti produttivi nel settore dell’alluminio, ristorazione e trasporti. Terreno fertile per l’intensificazione dei rapporti in campo economico-commerciale è stato offerto dal programma di sostegno al settore privato “Ghana Private Sector Development Fund” (GPSDF), finanziato dalla Cooperazione italiana, che ha accordato alle PMI ghanesi linee di credito agevolate. Il 17 luglio 2015 l’allora Presidente del Ghana Mahama ha partecipato alla giornata nazionale a Expo Milano, evento nel quale il Ghana è stato presente nel Cluster “Cacao e del Cioccolato”, e preso parte al successivo business forum. Le spiccate capacità italiane in tema di food e filiera agroalimentare hanno consentito ai macchinari italiani di essere apprezzati nel Paese. Sono diverse le aziende ghanesi che utilizzano macchinari italiani nel loro ciclo produttivo. L’attrazione verso l’Italia è visibile anche dalla diffusione locale di prodotti italiani. Soprattutto ad Accra, la presenza di una significativa comunità internazionale e la crescente capacità di spesa da parte della classe media ghanese offrono notevoli opportunità per la vendita di prodotti alimentari “Made in Italy“. Nella Capitale sono presenti alcune catene di negozi di generi alimentari che commercializzano prodotti importati anche dall’Italia.