Iniziano ad essere sempre di più le imprese che hanno compreso che per continuare a praticare una concreta e importante attività commerciale risulta decisivo intraprendere un percorso di internazionalizzazione e promozione dell’export. Le imprese che vogliono espandersi all’estero e portare i propri prodotti e servizi sui mercati internazionali, oltre a competenze e strumenti adeguati, hanno bisogno di capitali.
La Simest ha lanciato il Fondo rotativo per le operazioni di venture capital, un fondo aggiuntivo rispetto a quello previsto dalle ultime azioni legislative. Il Fondo rotativo venture capital ha il fine di sostenere gli investimenti delle imprese italiane attraverso l’acquisizione, da parte della Simest, di quote di capitale di rischio in imprese aventi sede in uno dei Paesi di destinazione previsti dal Fondo stesso. Le partecipazioni acquisite a valere sulle disponibilità del Fondo devono essere cedute entro un massimo di otto anni dall’acquisizione della partecipazione stessa. Per l’impegno al riacquisto delle partecipazioni a valere sulle disponibilità del Fondo non è richiesta l’assistenza di garanzie reali o personali. Sulla partecipazione acquisita a valere sul Fondo, l’impresa deve corrispondere al Fondo un corrispettivo fisso quale remunerazione forfetaria a fronte della rinuncia dei diritti di godimento delle azioni o quote.
La misura è rivolta alle imprese che realizzano investimenti in aree geografiche di interesse strategico attraverso la partecipazione al capitale delle società costituite o da costituire in Stati non appartenenti all’Unione europea o allo Spazio economico europeo. Il provvedimento specifica che i progetti di intervento proposti devono prevedere il mantenimento sul territorio nazionale delle attività di ricerca, sviluppo, direzione commerciale, nonché di una parte sostanziale delle attività produttive, per l’intera durata dell’intervento del Fondo. Viene esteso l’ambito di applicazione dell’intervento della Simest che, attraverso l’operatività del Fondo per il venture capital, potrà ora sostenere gli investimenti delle imprese italiane anche nei paesi dell’Unione europea, che finora erano stati espressamente esclusi.
Restano esclusi dagli interventi agevolati dal Fondo i progetti delle imprese che, investendo all’estero, tentano di avviare una pura attività di delocalizzazione, non prevedendo il mantenimento sul territorio nazionale delle attività di ricerca, sviluppo, direzione commerciale, nonché di una parte sostanziale delle attività produttive. Il nuovo strumento prende il via in seguito all’approvazione da parte del Comitato agevolazioni, istituito presso Simest e presieduto dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, della delibera che disciplina l’attivazione del supporto Simest nei confronti di enti e imprese legate al mondo fieristico a cui ora si aggiunge una nuova linea con il Fondo rotativo per le operazioni di venture capital.
Euromed International Trade lavora per garantire l’accesso ai finanziamenti agevolati, individuato su richiesta, i bandi europei e i finanziamenti nazionali più adatti esigenze della struttura societaria da internazionalizzare.
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