Le piattaforme digitali sono chiamate a chiudere entro 60 giorni gli account di tutti i venditori che non forniscono le informazioni necessarie da segnalare al fisco.
La misura, prevista da un decreto legislativo messo in consultazione dal dipartimento delle Finanze che recepisce la direttiva UE 2021/514, concede due mesi di tempo e un paio di solleciti a piattaforme come Airbnb, Amazon e Instagram per eliminare dai rispettivi sistemi chi guadagna senza versare le imposte. Oppure, in alternativa, potranno trattenere il corrispettivo dovuto al venditore.
Il provvedimento ha origine dalla direttiva Dac7, che ha lo scopo di far diventare i colossi del web uno strumento per il monitoraggio fiscale attraverso la comunicazione dei guadagni online degli utenti in un paese membro dell’Ue.
A inviare i dati saranno i gestori delle piattaforme online situate sia all’interno che all’esterno dell’Ue, chiamati a comunicare periodicamente al Fisco i corrispettivi percepiti dai venditori che hanno un account attivo sui loro portali.
- la vendita di beni e di servizi personali:
- il noleggio di qualsiasi mezzo di trasporto;
- la locazione di immobili, compresi gli immobili residenziali e commerciali e gli spazi di parcheggio.